mercoledì 10 dicembre 2008

Informazioni sulla contrattazione del 10 dicembre

Si è tenuta oggi, 10 dicembre, la seduta di contrattazione. Alcune delle informazioni fornite per iscritto le abbiamo già riportato in un post precedente. Riepiloghiamo i principali temi che sono stati oggetto del confronto.

1) Mobilità interna. Applicare il contratto nazionale "senza se e senza ma".
L'Amministrazione ha confermato che i trasferimenti precedentemente comunicati (volontari e coatti) sono temporaneamente sospesi. Non ha chiarito quali siano le intenzioni per il futuro. Nel frattempo si è comunque avviata la discussione sull'applicazione del contratto nazionale in materia di mobilità interna.

Le RdB ritengono che l'art. 3 dell'attuale Regolamento sulla mobilità interna (relativo alla mobilità d'ufficio) approvato dal Consiglio di Amministrazione, sia decaduto e non più applicabile, in quanto il Contratto nazionale rimanda la definizione dei criteri relativi alla contrattazione integrativa. Nel merito le RdB sono per garantire la più ampia tutela del personale, anche considerato l'uso punitivo che l'Amministrazione ha cercato di fare di questo tipo di mobilità.

Per la mobilità volontaria, le RdB ritengono che il Regolamento del'Ateneo sia applicabile purché non entri in contraddizione con quanto già previsto dal Contratto nazionale, che individua meccanismi di maggiore trasparenza e criteri per l'accoglimento delle domande di mobilità. E' però opportuno che in contrattazione si propongano correttivi e miglioramenti.

La discussione verrà ripresa nel prossimo incontro di contrattazione già fissato per il prossimo 14 gennaio.

2) Indennità EP. Per ora tutto come prima in attesa del nuovo Contratto integrativo.
L'Amministrazione ci ha informato che intende attribuire l'indennità per gli EP relativa al 2008 con gli stessi criteri degli anni precedenti. Ci ha inoltre comunicato che a seguito dell'emanazione dei decreti relativi ai Centri, che completano l'ordinanza per le strutture decentrate, tutti gli EP hanno un incarico specifico e quindi ricevono una somma superiore a quella base di 3.000 euro circa.
Non ci sono stati forniti i dati dettagliati per i vari dipendenti, che verranno comunicati successivamente.

Le RdB hanno ricordato di aver a suo tempo sollevato varie critiche sulle modalità di attribuzione dell'indennità agli EP. Ritengono comunque che essendo ormai a fine anno sia difficile apportare modifiche. Hanno però chiesto che dalla prossima riunione di contrattazione si metta all'ordine del giorno anche questo argomento, nell'ambito dell'avvio della discussione sul Contratto integrativo, secondo le procedure previste dal Contratto nazionale.

3) Chiusura di fine anno. Possibile il recupero delle ferie in scadenza anche a gennaio 2009.
La decisione dell'Amministrazione di chiudere per un lungo periodo in coincidenza con le festività di fine anno, ha sollevato perplessità in molti dipendenti, sia per le difficoltà che può creare nell'attività di vari servizi, sia perché impone al personale l'utilizzo di giorni di ferie e di recupero che potevano essere utilizzate diversamente.

Per quanto riguarda le ferie, l'Amministrazione ha chiarito che chi avesse ancora ferie residue da completare entro l'anno, potrà fare richiesta per utilizzarle entro il mese di gennaio. Questa indicazione è importante per consentire ai colleghi di non perdere giorni di ferie.

Le RdB hanno anche segnalato che alcune decisioni finalizzate al risparmio, come la chiusura delle strutture il sabato, possano danneggiare attività, come quelle post-laurea, che portano fondi all'Ateneo e che quindi alla fine anziché un beneficio si abbia un danno per il bilancio della nostra Università.

4) Telelavoro. Si va avanti.
Alcune organizzazioni sindacali hanno chiesto di riaprire la discussione sul progetto di telelavoro predisposto dal Comitato Pari Opportunità.

Le RdB ritengono che, considerato che di telelavoro si è parlato per anni, senza mai arrivare al dunque, e visto l'eccellente lavoro svolto da Comitato Pari Opportunità per presentare un progetto sperimentale concreto ed equilibrato, la priorità sia di procedere con la sperimentazione. Fatto salvo l'impegno, peraltro già contenuto nella stessa proposta, di introdurre successivamente tutti quei miglioramenti che l'esperienza possa suggerire. Questo orientamento è risultato largamente prevalente nella discussione.

Segnaliamo inoltre ai colleghi che ai Responsabili è arrivata nei giorni scorsi una lettera nella quale si chiede di indicare se nella loro struttura esistono attività telelavorabili. Siccome non tutti i Responsabili sono ugualmente sensibili al tema, è opportuno che chi è interessato segnali in modo del tutto informale, già in questa fase, il proprio interesse alla possibilità di ricorrere al telelavoro. Comunque la procedura di attivazione, rivolta ai colleghi con esigenze di conciliazione tra vita privata e professionale, verrà avviata dopo questa prima fase conoscitiva.

Ci sono stati consegnati, in forma cartacea, i decreti definitivi relativi alle ordinanze dei Centri. Siamo a disposizione dei colleghi che volessero averne copia.

Video-intervista a Franco Ferrari, candidato per il CdA

martedì 9 dicembre 2008

Consiglio del Personale (scheda gialla)

Le RdB segnalano le candidature di due colleghe che potranno dare un valido contributo all'attività di questo organismo con particolare attenzione alle problematiche delle aree professionali nelle quali operano:

Simona Ferrari (Segreteria Studenti Facoltà di Economia)

Margherita Cantoni (Settore Innovazione Tecnologie Informatiche)

Ricordiamo che si può dare una sola preferenza ed è importante indicare nome e cognome per evitare la cancellazione del voto.

Assemblee del personale: giovedì 11 dicembre

Per giovedì 11 dicembre, alle ore 12,30 abbiamo programmato di tenere in contemporanea tre incontri con il personale, autorizzati in orario di lavoro, per consentire ai colleghi di partecipare a quello più vicino al proprio luogo di lavoro.

Gli incontri si terranno:

1) Aula D, sede centrale della Facoltà di Economia;

2) Aula I della Facoltà di Medicina Veterinaria;

3) Aula 5 della Sede Didattica di Ingegneria (Campus);

Negli incontri verranno illustrati gli obbiettivi della campagna elettorale per il Consiglio di Amministrazione e per il Consiglio del Personale e tutte le novità che emergeranno dalla prossima riunione di contrattazione del 10 dicembre.

venerdì 5 dicembre 2008

Le informazioni trasmesseci dall'Amministrazione in vista della riunione del 10 dicembre

Ø Progressioni Verticali: si sono concluse le procedure selettive per le categorie e le sedi di seguito indicate:
· CAT EP – Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati
Dipartimento di Scienze Ambientali
Dipartimento di Fisica
· CAT D – Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati
Dipartimento Farmaceutico
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione
Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale
Dipartimento di Medicina Sperimentale
· CAT C – Area Amministrativa
Dipartimento di Matematica
Dipartimento di Medicina Interna

Ø Selezione riservata alle persone disabili: le procedure selettive si concluderanno il 10 dicembre p.v. e l’assunzione delle prime 5 unità di personale, programmata per l’anno in corso, avverrà entro il 31.12.08.

Ø Telelavoro: si allega copia della documentazione relativa al progetto sperimentale, trasmessa dal Comitato Pari Opportunità. Il CPO fa presente quanto segue:
· i documenti, relativi al progetto Telelavoro, sono stati modificati secondo le osservazioni emerse nella seduta di contrattazione del mese di ottobre;
· l'attuale documento "Conciliazione tra vita professionale e vita famigliare.Azione positiva: Telelavorando", nasce dall'accorpamento dei 2 precedenti documenti "Bando per l'accesso al telelavoro" e "Norme transitorie", dei quali non sono stati cambiati i contenuti, se non per quanto riguarda le modifiche citate sopra.

Ø Buoni Pasto: al fine di ottemperare agli obblighi di legge e rispettare i termini imposti per l’applicazione della tassazione a carico del dipendente, i buoni pasto devono essere tassativamente ritirati entro le date di seguito indicate, oltre le quali gli uffici preposti non saranno più autorizzati al rilascio degli stessi :
· 1^ semestre di ciascun anno:
entro il 15 maggio
· 2^ semestre di ciascun anno:
entro il 15 novembre

Si rammenta inoltre che gli uffici sopra richiamati non hanno la facoltà di sostituire i buoni pasto scaduti che devono, pertanto, essere utilizzati entro la data stampigliata sugli stessi.

Ø Proposta di modifica al “Regolamento per la fornitura di vestiario” emanato in data 21.04.2005: Si propone una modifica all’art. 7 del regolamento - che di seguito viene richiamato - portando da 5 a 3 le camicie in cotone azzurro a manica lunga e da 5 a 3 le camicie in cotone azzurro a mezza manica, con contestuale aumento delle scarpe nere da 1 a 2 paia:

“Il vestiario per il personale avente titolo, come indicato all’art. 2, è quello risultante dallapredetta tabella:
punti 1-2-3-4
1 completo invernale in lana grigio durata anni 1
1 completo estivo in fresco lana grigio durata anni 1
1 paio pantaloni in lana grigio * durata anni 1
1 paio pantaloni in fresco lana grigio * durata anni 1
5 camicie in cotone azzurro durata anni 1
5 camicie in cotone azzurro ½ manica durata anni 1
1 cravatta durata anni 1
1 paio scarpe nere durata anni 1
1 giaccone invernale durata anni 2”

Ø Abbonamenti TEP: La Sig.ra Ollà comunica che a breve sarà trasmesso al Servizio Stipendi l’elenco dei dipendenti che hanno aderito all’iniziativa, per l’applicazione della relativa trattenuta sullo stipendio

Ø Personale di cat. EP: retribuzione di posizione e di risultato per l’anno 2008 -: ne verrà data informazione nel corso della riunione

Ø Composizione della delegazione di parte sindacale: Si allega richiesta inoltrata dalla CSA della Cisal per la quale l’Amministrazione chiederà un chiarimento all’ARAN (riguarda la possibilità di avere due rappresentanti di parte sindacale)

OdG contrattazione del 10 dicembre

Comunico che la riunione di contrattazione integrativa del giorno

mercoledì 10 dicembre alle ore 9,00
si terrà presso
la sala del Consiglio di Amministrazione

con il seguente ordine del giorno:

1. Informazioni
2. Individuazione criteri generali per la mobilità d’ufficio (CCNL art. 4, c. 2 lettera r);
3. Mobilità interna, analisi e ponderazione criteri di cui all’art. 57, comma 5 del CCNL;
4. Lavoro straordinario, monitoraggio utilizzo;
5. Varie ed eventuali.

giovedì 4 dicembre 2008

Le elezioni del Consiglio di Amministrazione

Queste elezioni rappresentano un appuntamento particolarmente importante, vista la situazione difficile in cui versa tutto il sistema universitario (compreso il nostro Ateneo), dal punto di vista del bilancio e della credibilità. I tagli già decisi a livello nazionale colpiranno anche il personale tecnico-amministrativo, rischiando di decurtare pesantemente il salario accessorio e di impedire le progressioni di carriera (orizzontali e verticali).

I candidati che si presentano a queste elezioni devono pronunciarsi chiaramente su alcune questioni di fondo, così come coloro che si ripresentano dovrebbero essere valutati sul merito delle scelte fatte e non su generici auspici di buona volontà.

Non si fa un buon servizio agli interessi del personale tecnico-amministrativo se si avallano acriticamente le scelte dell'Amministrazione. In CdA è indispensabile far sentire la nostra voce, per cercare di impedire scelte negative non solo per i dipendenti ma per lo stesso sviluppo dell'Ateneo (basti citare le modifiche al Regolamento sulla Mobilità Interna o la vicenda Tecninnova).

Il prossimo CdA avrà di fronte a sé decisioni indubbiamente difficili. Il rischio è che i tagli vengano scaricati principalmente sul personale tecnico-amministrativo (e sugli studenti in termini di riduzione dei servizi). Per questo abbiamo ripreso lo slogan del movimento di queste settimane: "Noi la crisi non la paghiamo". Non dobbiamo dimenticare che se oggi ci viene chiesto di fare sacrifici, la nostre condizioni salariali sono peggiorate anche quando la crisi non c'era. Noi abbiamo già dato.

Sappiamo che ci sono ancora sprechi e per questo dobbiamo essere in grado di intervenire nel merito del bilancio, così come ci sono d'altra parte possibilità di sviluppo non pienamente valorizzate. Laddove ci saranno risparmi, ci batteremo perché essi vadano anche al personale tecnico-amministrativo e non siano assorbiti solo dalla docenza.

Dovremo anche opporci alla proposta di trasformare le Università in Fondazioni che rappresentano lo strumento per privatizzare il sistema universitario e togliere al personale tecnico-amministrativo le tutele contrattuali che ancora riusciamo faticosamente a difendere.

Queste sono alcune delle ragioni per le quali vogliamo sottolineare l'importanza del voto del 17 dicembre, ma anche la necessità di darlo a chi sceglie chiaramente da che parte stare sulle questioni fondamentali e non è subalterno agli interessi dell'Amministrazione.

giovedì 27 novembre 2008

L'arroganza non paga

L'Amministrazione, con un messaggio mail firmato dal Delegato del Rettore al Personale, ha comunicato di avere "temporaneamente" bloccato il procedimento relativo alla riorganizzazione dell'Ateneo. La comunicazione è arrivata alle organizzazioni sindacale e agli interessati ai provvedimenti di trasferimento (sia "coatti" che volontari).

Viene data come motivazione della sospensione l'emanazione del nuovo Contratto nazionale, avvenuta il 16 ottobre scorso.

Il Contratto nazionale modifica le procedure per la mobilità interna ed in particolare rinvia alla contrattazione locale le modalità per la gestione dei trasferimenti d'ufficio, come peraltro avevamo segnalato in contrattazione già diverso tempo fa, visto che il testo del contratto era noto dalla fine di luglio.

Le norme del Contratto nazionale si propongono di tutelare meglio il personale e di dare maggiore trasparenza alla mobilità interna sottraendola il più possibile alla logica delle clientele e della discrezionalità.

Le modifiche del Regolamento di Mobilità Interna del nostro Ateneo, volute dall'Amministrazione e avallate dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali andavano nella direzione opposta.

L'operazione compiuta sui trasferimenti, nella quale venivano mescolate arbitrariamente situazioni molto diverse, si è rivelata arrogante, pasticciata e priva delle basi minime di legittimità.

L'avevamo definita "un'arma da guerra" contro il personale tecnico-amministrativo. Si è rivelata, per fortuna e per l'opposizione determinata di alcune organizzazioni sindacali, tra cui RdB, un'arma spuntata. Questo è un bene per tutti, non solo per chi era stato, in questo momento, direttamente ed ingiustamente colpito da un provvedimento di trasferimento coatto.

Adesso bisogna subito ripristinare condizioni di legalità a partire dall'applicazione del contratto nazionale sulla mobilità volontaria e dall'apertura del confronto in contrattazione sulla mobilità d'ufficio, disattivando l'art.3 del Regolamento d'Ateneo.

Se si vuole trarre una "morale" da questa come da altre vicende pensiamo che:

1) perseguire il confronto preventivo con tutte le parti sindacali, anziché seguire improvvisati e non disinteressati "consiglieri", eviterebbe all'Amministrazione di commettere errori grossolani;

2) in un momento di difficoltà per l'Ateneo è ancora più importante che chi ha il potere dimostri di saperlo utilizzare nell'interesse generale, valorizzando al meglio l'impegno e la disponibilità che tanti dipendenti mettono tutti i giorni perché le cose funzioni.

martedì 25 novembre 2008

Bloccati tutti i trasferimenti

Alle Organizzazioni Sindacali
e R.S.U.

Al
Personale interessato

LORO SEDI


Facendo riferimento alle precedenti comunicazioni, l’iter procedimentale afferente la programmata riorganizzazione dell’amministrazione dell’Ateneo è stata temporaneamente sospesa alla luce dell’avvenuta pubblicazione del CCNL del comparto Università del 16 ottobre 2008.

Conseguentemente devono intendersi prive di qualsivoglia effetto le comunicazioni anticipate in previsione dell’iter procedimentale di cui sopra.

Di ciò si dà comunicazione a codeste OO.SS e R.S.U. e al personale interessato dovendosi con ciò ritenere revocato quanto precedentemente comunicato nelle diverse forme e sedi.

lunedì 24 novembre 2008

Il disegno di legge sulla riforma del lavoro pubblico

Dal sito dell'RdB CUB dell'Inps Lombardia riprendiamo questa sintesi del disegno di legge sul lavoro pubblico approvato dalla Commissione lavoro del Senato.

SINTESI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 847 (Riforma del lavoro pubblico)


Il 14 novembre scorso la Commissione Lavoro del Senato ha approvato il disegno di legge sul lavoro pubblico N. 847, celebrato dal ministro Brunetta - con i soliti toni trionfalistici - come la grande riforma della Pubblica Amministrazione, frutto di un accordo “bipartisan” tra maggioranza e minoranza. Il testo, infatti, nasce dalla sintesi tra la proposta originaria dello stesso Brunetta, e la proposta a firma del prof. Ichino, senatore del PD. Riteniamo utile in questo momento fornire una sintesi dei principali punti del DDL, riservandoci di darne una valutazione complessiva, attraverso il contributo delle strutture RdB e dei lavoratori.

Art. 1.

(Delega al Governo in materia di riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni)

L’articolo 1 reca la delega al Governo ad emanare, entro nove mesi dall’entrata in vigore, uno o più decreti legislativi, per modificare tutta la materia del lavoro pubblico, e fissa gli obiettivi da perseguire: uniformare la regolazione del lavoro pubblico con quello privato, in particolare nel sistema delle relazioni sindacali; riformare la contrattazione collettiva; introdurre sistemi interni ed esterni di valutazione del personale; valorizzare la meritocrazia e il sistema premiale; definire in termini più rigorosi la responsabilità dei dipendenti; affermare il ricorso al concorso per l’accesso al lavoro pubblico e per le progressioni interne.

Articolo 2

(Princìpi e criteri in materia di contrattazione collettiva e integrativa e funzionalità delle amministrazioni pubbliche)

Nella stesura originaria l’art. 2 segnava il definitivo svuotamento della contrattazione collettiva nel pubblico impiego, imponendo la riserva di legge sulle seguenti materie: organizzazione degli uffici; valutazione del personale; sistemi premiali e incentivi alla produttività; regime delle sanzioni disciplinari; criteri generali sulla progressione professionale. Nel testo passato in commissione è data facoltà al Governo di fissare gli ambiti di competenza tra legge e contrattazione attraverso i decreti legislativi.

La contrattazione collettiva non potrà derogare ai limiti economico-finanziari fissati dalla legge e le norme contrattuali contrarie ai vincoli di bilancio saranno considerate nulle; la contrattazione rimane in funzione residuale e privata di ogni autonomia negoziale.

Le procedure negoziali saranno uniformate a quelle del settore privato; l’Aran sarà soggetta in misura più stringente al potere direttivo dei comitati di settore; saranno rafforzati i controlli sui contratti integrativi. Il punto l) dispone, inoltre, in modo piuttosto farraginoso e generico nuove competenze per la contrattazione integrativa, sempre nel rispetto rigoroso dei vincoli di bilancio, a livello territoriale e tra più amministrazioni.

Articolo 3

(Principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva)

L’art.3 riguarda il sistema di valutazione delle strutture pubbliche e del personale dipendente in base ad una serie di indicatori di produttività, e prevede il coinvolgimento degli utenti nelle procedure di valutazione, anche attraverso mezzi di tutela giurisdizionale (class action).

Le amministrazioni dovranno rendere noti anno per anno gli obiettivi da conseguire e organizzare incontri pubblici con le associazioni dei consumatori e altre organizzazioni di utenti, e promuovere procedure di confronto tra le amministrazioni.

Tutta la materia della valutazione sarà coordinata da un nuovo organismo formato da esperti (massimo 5 componenti), che nel testo originario avrebbero svolto tale funzione a titolo gratuito, mentre nel testo “bipartisan” si stanziano 12 milioni di euro per il loro compenso. Potranno procedere in sede giurisdizionale contro le amministrazioni sia il singolo interessato che associazioni collettive.

Articolo 4

(Princìpi e criteri finalizzati a favorire il merito e la premialità)

Prevede l’introduzione di strumenti per valorizzare il merito, incentivare la produttività e la qualità della prestazione lavorativa, e affida alla contrattazione il compito di stabilire le modalità attuative.

Non sarà più possibile corrispondere i compensi incentivanti a tutto il personale, ma dovranno essere stabilite previamente le percentuali di personale destinatario dei compensi, sulla base di una valutazione individuale, che diventa rilevante anche per i passaggi interni di progressione di carriera, comprese le semplici progressioni economiche.

Una parte dei posti disponibili nelle figure apicali sarà necessariamente riservata a concorsi esterni ed esclusa dai passaggi interni; a questi ultimi verrà riservata una quota massima non superiore al 50%. Un ulteriore sistema premiante, con relativi compensi economici, è previsto solo per il personale coinvolto in progetti innovativi per gli utenti, in particolare le attività di informazione al pubblico.

Articolo 5

(Princìpi e criteri in materia di dirigenza pubblica)

Il sistema di meriti e demeriti delineato nell’articolo precedente richiede una revisione del ruolo dei dirigenti, che dovranno uniformarsi ai criteri di gestione del settore privato. Lo stesso affidamento degli incarichi dirigenziali sarà profondamente modificato, in particolare prevedendo la revoca dell’incarico per il mancato raggiungimento degli obiettivi indicati.

Il dirigente sarà pienamente autonomo e responsabile nella gestione delle risorse umane, in relazione alle seguenti materie: individuare i profili professionali necessari al funzionamento degli uffici; valutazione del personale e riconoscimento dei compensi incentivanti; utilizzo dell’istituto della mobilità volontaria. Non una parola sulle competenze della contrattazione sindacale, che viene del tutto cancellata sulle materie predette.

Il dirigente diventa responsabile, con conseguente perdita del salario accessorio, della mancata vigilanza sulla produttività del personale. E’ responsabile, in caso di dolo o colpa grave, per il mancato avvio del procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti; saranno altresì definite una serie di sanzioni a carico dei dirigenti negligenti nel perseguire disciplinarmente i dipendenti.

Per l’accesso alla prima fascia dirigenziale è prevista una riserva di posti agli esterni, che abbiano conseguito un apposito periodo di formazione all’estero.

Anche per i dirigenti sarà prevista una quota limitata destinataria del salario accessorio, in base ai risultati ottenuti; la retribuzione di risultato non potrà essere inferiore al 30% di quella complessiva, mentre l’indennità di risultato non sarà corrisposta ai dirigenti che non avranno attuato i sistemi di valutazione previsti dalla legge presente.

Articolo 6

(Princìpi e criteri in materia di sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici)

Questo articolo modifica in senso peggiorativo il regime disciplinare, attraverso una semplificazione della procedura per le infrazioni di minore entità, la razionalizzazione dei tempi del procedimento, l’indipendenza del procedimento disciplinare da quello penale, sia nel suo svolgimento che nella conclusione.

Sarà definita una tipologia di infrazioni per le quali è previsto il licenziamento, comprese lo scarso rendimento, le false attestazioni di presenze e la presentazione di certificati medici falsi, fino all’ipotesi di reato ai sensi del codice penale. Saranno introdotti sistemi più rigorosi di controllo delle assenze per malattia, con relativa responsabilità del medico, che potrà essere licenziato se dipendente pubblico.

A carico del dipendente responsabile sarà previsto l’obbligo del risarcimento del danno patrimoniale, nonché del danno all’immagine dell’amministrazione; il dipendente potrà essere collocato a disposizione o licenziato per danno al funzionamento degli uffici per inefficienza o incompetenza professionale.

Il mancato o negligente esercizio dell’azione disciplinare produrrà l’ipotesi di illecito disciplinare a carico dei soggetti responsabili.

Saranno ampliati i poteri dei dirigenti nell’erogazione delle sanzioni conservative, quali la multa o la sospensione dal servizio.

Articolo 7

(Norma interpretativa in materia di vicedirigenza)

L’area della vice dirigenza, prevista dal decreto 165/2001, potrà essere istituita esclusivamente nell’ambito della contrattazione collettiva del comparto di riferimento.

Articolo 8

(Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro - CNEL)

Saranno attributi nuovi compiti al Cnel, in particolare: redazione di una relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle PP.AA.; raccolta di un Archivio nazionale dei contratti del pubblico impiego, compresi i contratti decentrati e integrativi; svolgimento di una Conferenza annuale sull’attività delle PP.AA.

Articolo 9

(Corte dei Conti)

Sarà intensificata l’attività di controllo della Corte dei Conti sulla gestione delle PP.AA.; se saranno accertate irregolarità gestionali o deviazioni dagli obiettivi programmati, la Corte darà immediata comunicazione al Ministro competente, che potrà anche disporre la sospensione delle somme stanziate sui capitoli di spesa pertinenti, nonché la rimozione degli impedimenti.

Analoghi poteri di controllo saranno affidati alle sezioni regionali della Corte nei confronti delle amministrazioni regionali e degli enti locali.

Il testo completo del Disegno di legge può essere letto e scaricato sul nostro sito Scribd

http://www.scribd.com/doc/8386279/Disegno-Di-Legge-n-847

venerdì 21 novembre 2008

Trasferimenti interni: le novità del Contratto nazionale

Ci sono due novità importanti nel nuovo Contratto Nazionale in materia di trasferimenti interni agli Atenei.

Innanzitutto fra le materie oggetto di contrattazione viene aggiunta la seguente dicitura:

"criteri generali per la mobilità d'ufficio in caso di trasferimenti in sedi diverse"


Il nostro attuale Regolamento per la Mobilità Interna non è stato oggetto di contrattazione ma solo di informazione alle organizzazioni sindacali, perché approvato dal Consiglio di Amministrazione (i sindacati si sono potuti esprimere con un voto solo in quella sede). Ora questo andrà modificato e la materia andrà portata al tavolo della contrattazione.

L'art. 57 del Contratto affronta poi nel dettaglio il tema della mobilità interna con il seguente comma:

5. Premesso che per mobilità interna s’intende il trasferimento da una Sede ad altra della medesima Amministrazione, questa è preceduta da adeguata pubblicità dell’Amministrazione stessa, anche con mezzi telematici, dei posti che si rendono disponibili per cessazione, per trasferimento del personale o per organizzazione di nuovi uffici. In caso di più domande si procederà a graduatoria attraverso i seguenti criteri:
a) curriculum professionale inerente alle mansioni da svolgere;
b) disponibilità a mutare area di appartenenza rispetto al posto da occupare, previa idonea formazione;
c) situazione di famiglia, privilegiando il maggior numero di familiari a carico e/o che il lavoratore sia unico titolare di reddito;
d) maggiore anzianità lavorativa presso l’Amministrazione;
e) particolari condizioni di salute del lavoratore, dei familiari e dei conviventi stabili;
f) soggetto diversamente abile e/o presenza in famiglia di soggetti diversamente abili.
Ferma restando la prevalenza dei criteri di cui sub a) e b), la ponderazione degli altri criteri e la loro eventuale integrazione viene definita in sede di contrattazione integrativa.


Anche in questo caso si indica una gestione più rigorosa della mobilità interna, in una direzione che è in sintonia con le considerazione e le proposte di modifica che come RdB avevamo a suo tempo avanzato.

Il punto debole di queste norme sta nella mancata definizione del concetto di "sede", anche se esistono pareri dell'ARAN su materie simili che comprendono quantomeno tutti gli spostamenti che prevedano una sede fisica diversa. Crediamo che vada invece allargato a tutti gli spostamenti tra strutture organizzative anche se fisicamente si trovano nella stessa Sede.

martedì 18 novembre 2008

La campagna elettorale per il CdA

CdA: Le RdB candidano Franco Ferrari

Il coordinamento delle RdB ha deciso di candidare Franco Ferrari, attuale componente delle RSU, per l'elezione del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Parma.

L'obbiettivo delle RdB è di mantenere un eletto nel Consiglio, che subentrerebbe a Vincenzo Trezza, non più ricandidabile.

La presenza nel CdA è particolarmente importante alla luce della situazione difficile che si presenterà per tutti gli Atenei nei prossimi anni. Non bisogna accettare che sia il personale tecnico-amministrativo a pagare la crisi di bilancio. E bisogna operare nel CdA, d'intesa con la delegazione presente in contrattazione, per garantire una effettiva parità di trattamento per tutti i dipendenti in materia di mobilità, riconoscimento di responsabilità, progressioni orizzontali e verticali.

venerdì 14 novembre 2008

Convocate le elezioni per il Consiglio di Amministrazione

Il Rettore ha indetto le elezioni per il rinnovo del CdA del nostro Ateneo. Riportiamo il comunicato diffuso sul sito dell'Università:

Sono state indette per mercoledì 17 dicembre 2008 le elezioni per il rinnovo
delle rappresentanze del personale nel Consiglio di Amministrazione.
Sono da
eleggere: 4 rappresentanti dei Professori di I fascia; 4 rappresentanti dei
Professori di II fascia; 4 rappresentanti dei Ricercatori; 3
rappresentanti del Personale Amministrativo e 3 rappresentanti del Personale
Tecnico.
Nello stesso giorno sono state anche indette le elezioni
per il rinnovo di una delle due componenti elettive del Senato Accademico, cioè
6 Direttori di Dipartimento in rappresentanza dei 42 Dipartimenti.
Nella
stessa giornata sono state indette le elezioni per il rinnovo dei 20
rappresentanti del Personale tecnico-Amministrativo che costituiscono il
Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo.Il corpo elettorale è costituito
da 334 professori di I fascia, 326 professori di II fascia, 434 Ricercatori, 8
Assistenti del Ruolo ad Esaurimento, 1005 tecnici-amministrativi,
compresi 15 collaboratori linguistici.
Saranno costituiti 6 seggi,
ubicati tutti presso il Palazzo Centrale, con apertura dalle ore 8,30 alle ore
17,00, con scrutinio immediato. Le elezioni saranno valide se parteciperà al
voto almeno un terzo degli aventi diritto al voto. Gli eletti resteranno in
carica fino al 2012.
Ai link "Elezioni" e "Bollettino Ufficiale" della home
page dell'Ateneo sono pubblicati i decreti di indizione per ogni componente. Gli
aventi diritto saranno convocati al voto con lettera del Rettore, equivalente a
certificato elettorale.
Parma, 26 ottobre 2008

giovedì 13 novembre 2008

Promemoria: Pensionamenti d'ufficio

L'Amministrazione ha deciso di utilizzare la norma di legge che prevede la possibilità di imporre il pensionamento a chi abbia raggiunto i 40 anni di servizio. Abbiamo già espresso le nostre considerazione in un precedente comunicato. In questo comunicato vogliamo fornire alcune informazioni utili per i colleghi interessati.

La Legge 133
Art. 72.Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il
collocamento a riposo
(...)
11. Nel caso di compimento dell'anzianità
massima contributiva di 40 anni del personale dipendente, le pubbliche
amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165 possono risolvere, fermo restando quanto previsto dalla disciplina
vigente in materia di decorrenze dei trattamenti pensionistici, il rapporto
lavoro con un preavviso di sei mesi. Con appositi decreti del Presidente del
Consiglio dei Ministri, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in
vigore del presente decreto, previa delibera del Consiglio dei Ministri, su
proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti i Ministri
dell'interno, della difesa e degli affari esteri, sono definiti gli specifici
criteri e le modalità applicative dei principi della disposizione di cui al
presente comma relativamente al personale dei comparti sicurezza, difesa ed
esteri, tenendo conto delle rispettive peculiarità ordinamentali. Le
disposizioni di cui al presente comma non si applicano a magistrati e professori
universitari.


Alla legge ha fatto seguito la Circolare della Funzione Pubblica n. 10 che è visibile integralmente qui. Riportiamo la parte più significativa che fa riferimento ai criteri che l'Amministrazione deve utilizzare nell'applicazione della legge:

3. Disposizioni relative alla risoluzione del contratto di lavoro per
coloro
che hanno raggiunto l’anzianità contributiva di 40 anni (comma
11).Criteri
per la risoluzione.La norma non stabilisce criteri o limiti per la
facoltà
di risoluzione, ponendo quali uniche condizioni il requisito del
compimento
dell’anzianità contributiva e la necessità di rispettare il termine
di
preavviso di 6 mesi.E’ comunque auspicabile che ciascuna amministrazione,
prima di procedere all’applicazione della disciplina, adotti dei criteri
generali, calibrati a seconda delle proprie esigenze, in modo da seguire una
linea di condotta coerente e da evitare comportamenti che conducano a scelte
contraddittorie. Analogamente a quanto detto a proposito dei trattenimenti
in
servizio, tali criteri si configurano quale atto di indirizzo generale e
quindi
dovrebbero essere contenuti nell’atto di programmazione dei
fabbisogni
professionali o comunque adottati dall’autorità politica. Tra
questi criteri
possono ad esempio considerarsi l’esigenza di
riorganizzazione di strutture in
relazione a progetti di innovazione
tecnologica e ammodernamento anche con
riferimento all’utilizzo di nuove
professionalità, la rideterminazione dei
fabbisogni di personale, la
razionalizzazione degli assetti organizzativi e le
eventuali situazioni di
esubero che potrebbero crearsi, pure in relazione a
specifiche
professionalità, a seguito di processi di riorganizzazione o di
razionalizzazione anche in applicazione dell’art. 74 del d.l. n. 112 del
2008.La
disposizione statuisce che rimane fermo “quanto previsto dalla
disciplina
vigente in materia di decorrenze dei trattamenti pensionistici”.
Ciò significa
che la risoluzione del contratto di lavoro non incide sulla
prefissata
decorrenza legale della pensione anticipandola, ma tale
decorrenza rimane ferma,
con la conseguenza che l’amministrazione – nel caso
in cui abbia deciso di farlo
– deve esercitare la facoltà tenendo conto di
tale decorrenza evitando che,
cessato il rapporto di lavoro per effetto
della scelta datoriale, il dipendente
possa trovarsi privo del trattamento
retributivo e di quello
previdenziale.(...)La perdurante facoltà
dell’amministrazione.

Una volta che il requisito contributivo si è
maturato, la risoluzione
può essere operata durante l’intero corso del
rapporto; in sostanza, la norma
non accorda un potere che si esaurisce una
tantum al momento del compimento dei
40 anni di contributi, ma una facoltà
che può essere esercitata una volta che la
condizione legale si è
realizzata, sempre - naturalmente - nel rispetto del
termine di preavviso (e
delle disposizioni contenute nel provvedimento di
incarico dirigenziale e
nel contratto accessivo se si tratta di
dirigente).Appare peraltro opportuno
che le scelte delle amministrazioni siano
ponderate in modo tale che i
relativi effetti delineino un orizzonte di
continuità amministrativa
sufficientemente ampio, con riferimento alle esigenze
funzionali da
soddisfare. Più precisamente, in caso di mancato esercizio da
parte delle
amministrazioni della facoltà di cui al comma 11 nei confronti di un
dipendente in possesso dei prescritti requisiti, la successiva eventuale
applicazione del predetto disposto legislativo potrà essere ragionevolmente
operata al sopraggiungere di nuove e oggettive esigenze organizzative.


Il Consiglio di Amministrazione ha solo preso atto (non approvato) della decisione dell'Amministrazione di utilizzare la legge per i pensionamenti di ufficio, richiamata la quale si dichiara:

Ciò premesso, l'Amministrazione, al fine di conseguire i positivi obiettivi
della norma in relazione alle esigenze del personale universitario e
dell'Amministrazione, intende procedere ad applicare tale normativa nei casi
possibili, fatte salve particolari esigenze di servizio per le quali necessita
uno specifico e finalizzato mantenimento in servizio del personale
interessato.

giovedì 6 novembre 2008

Sottoscritto l'accordo-ponte per l'incentivante 2008. Insoddisfacenti le risposte su pensionamenti e trasferimenti "coatti".

Nella riunione di ieri si è arrivati ad un accordo sul fondo incentivante 2008, in attesa di avviare la trattativa sul prossimo contratto integrativo previsto dal Contratto nazionale entrato in vigore nello scorso ottobre.

L'intesa conferma l'impostazione dell'accordo degli anni 2005-2007 con alcune modifiche.
In particolare viene finalmente riconosciuto il diritto per il personale di categoria D (in particolare tecnico) delle strutture decentrate di accedere alla responsabilità di struttura, finora riconosciuta solo ai Segretari di Dipartimento. Questo importante passo avanti, che supera una impostazione restrittiva del precedente accordo da parte dell'Amministrazione, resta però ancora incompleto perchè non riguarderà nel 2008 tutti i D ai quali sia stata attribuita una responsabilità con l'ordinanza. Per le RdB l'obbiettivo di un più esteso riconoscimento resta centrale e verrà riproposto nell'ambito del nuovo contratto integrativo.

Sono state incrementate le fasce economiche per le funzioni di responsabilità portate rispettivamente a 300-650-1.000 euro. In un quadro di riduzione delle risorse complessive si è cercato di favorire i colleghi collocati nelle fasce più basse, anche se purtroppo non è stata accolta la richiesta di portare a 700 euro la fascia intermedia.

Per quanto riguarda i progetti non verranno utilizzate risorse del 2008. L'Amministrazione potrà utilizzare parte delle risorse residue del contratto precedente. Comunque non più di 50.000 euro complessivi. Considerato che l'attuale destinazione dei fondi relativi ai progetti resta del tutto insoddisfacente, perchè esclude di fatto gran parte dei dipendenti, le RdB hanno chiesto di ridurre per il 2008 le risorse destinate a questa voce. Si è pertanto deciso un taglio di circa il 20% rispetto a quanto utilizzato mediamente nei tre anni precedenti per i progetti.

Infine si è concordato di decidere a breve la destinazione delle risorse residue degli anni 2005-2007, nonché quelle derivanti dal nuovo contratto nazionale, che dovranno essere quantificate nei prossimi giorni dai Revisori dei Conti. Naturalmente neanche un euro di quelli spettanti al personale andrà perduto.

Restano in questo accordo soluzioni non soddisfacenti. Si è parlato in particolare del lavoro disagevole (come stabilire criteri tali da riconoscere effettivamente queste situazioni e l'amontare economico corrispondente), del tetto per chi ha altri introiti superiori ai 5.681,00 euro (art. 66, indennità ospedaliere ecc.); di come accertare la classe di rischio.

E' inoltre stata discussa la questione dei doppi incarichi di responsabilità. Le RdB condividono il principio che questi vadano esclusi o quantomeno ridotti al minimo. Riteniamo però che realizzare questo principio sia necessaria una modifica dell'ordinanza, e non vada inserito nell'accordo per il fondo incentivante. Per vari motivi, primo tra i quali il fatto che l'accordo per il Fondo Incentivante riguarda i dipendenti delle categorie B-C-D, e questo vincolo non varrebbe per gli EP.
Nel confronto sul Fondo Incentivante 2008, le RdB si sono impegnate innanzitutto per arrivare ad una soluzione rapida, che tutelasse al meglio tutti i dipendenti, e consentisse il pagamento in tempi brevi al personale di quanto dovuto. Anche per dare un contributo a fronteggiare la sempre più difficile condizione salariale di molti lavoratori.

Pensionamenti e trasferimenti "coatti"

Sulla questione dei trasferimenti d'ufficio l'Amministrazione ha dichiarato di non aver accolto la richiesta di sospensione avanzata la volta scorsa da quasi tutte le sigle sindacali e confermata con una richiesta scritta comune da RdB e CISAL, ma di impegnarsi ad esaminare le richiesta di riesame e le contestazioni dei singoli dipendenti.

Le RdB hanno confermato il proprio giudizio negativo su tutta l'operazione che ha aperto un inutile scontro con il personale tecnico-amministrativo, senza alcun beneficio per l'Ateneo. Abbiamo rilevato come l'Amministrazione abbia utilizzato scorrettamente una norma del Regolamento di Mobilità Interna, che consente trasferimenti in caso di riorganizzazione delle strutture, per operare spostamenti che nulla avevano a che vedere con la riorganizzazione stessa.

All luce del nuovo contratto nazionale che riconduce i trasferimenti d'ufficio tra sedi diverse alla contrattazione integrativa, le RdB ritengono che vada immediatamente sospesa l'applicabilità dell'art. 3 del Regolamento di Mobilità Interna.

Per quanto riguarda la possibilità di imporre il pensionamento ai colleghi che abbiano raggiunto i quarant'anni di servizio, le risposte date dall'Amministrazione alle nostre richieste di informazione sono del tutto insoddisfacenti. Sono state avviate le procedure di preavviso per il pensionamento di 13 colleghi sui 32 che maturano i 40 anni di servizio (o li hanno già superati) entro il 2008. Nessun criterio che renda trasparente questa operazione ci è stato fornito dall'Amministrazione.

Le RdB hanno chiesto che venga inviata a tutti i dipendenti interessati una semplice lettera informativa sulla possibilità di applicazione della legge; che questa lettera non avvii i sei mesi di preavviso; che vengano fornite informazioni chiare sull'effettiva necessità e utilità per l'Ateneo di procedere a questa operazione e sui criteri utilizzati; che solo sulla base di questi si proceda, se effettivamente necessario, all'applicazione della legge.

Rileviamo peraltro il paradosso di una politica nazionale che da una parte propone di elevare l'età per il pensionamento, in nome dei risparmi di spesa, dall'altra costringe dipendenti ad andare in pensione scaricando nuovi costi sugli Istituti previdenziali. Chi vorrebbe andare in pensione non può farlo, chi vorrebbe restare a lavorare è costretto ad andare in pensione.

RdB/CUB Pubblico Impiego - Università

martedì 4 novembre 2008

Graduatorie e Fondo Incentivante 2008

Fondo Incentivante 2008

Nell'ultima riunione di contrattazione l'Amministrazione ha presentato una proposta di accordo per il Fondo Incentivante 2008. La bozza ricalca l'accordo siglato per gli anni 2005-2007 prevdendo circa 810.000 euro per l'indennità accessoria mensile di produttività, 100.000 euro per le voci di disagio o rischio, 490.000 per le indennità di responsabilità.
Sono due gli elementi di novità.

Il primo riguarda una parte dei D che, sulla base del completamento dell'ordinanza, hanno avuto riconosciuta una responsabilità diversa da quella di capo-servizio o di segretario di dipartimento (in particolare responsabilità di laboratorio o analoghe) e che erano state inseriti nella fascia economica dei 900,00 euro. La proposta dell'Amministrazione è di inserirli nella fascia dei 1.031,00 con decreto individuale. Al di là della differenza economica si realizza l'inserimento nelle responsabilità per struttura che apre la strada ad un più corretto riconoscimento dell'attività svolta. La proposta però esclude quei D che erano stati inseriti nella fascia dei 598,00 euro. Da parte dell'Amministrazione si tratta di una apertura alla richiesta avanzata da RdB di rivedere una applicazione del contratto integrativo che discriminava ingiustamente una parte del personale, in particolare tecnico, ma resta evidentemente parziale.

La seconda questione riguarda i progetti. Nessuna risorsa del 2008 è destinata a questa voce. Questo corrisponde alla nostra proposta di evitare di far ricadere i tagli del fondo sulle voci fondamentali (Indennità mensile, Lavoro disagevole, Responsabilità) considerato che i progetti tendono comunque ad escludere di fatto una parte rilevante del personale. L'Amministrazione ha però presentato una proposta per pagare alcuni progetti già avviati con i fondi residui del contratto 2005-2007. Le RdB hanno contestato la proposta così come formulata perché lascia la totale discrezionalità dell'Amministrazione sull'uso dei fondi residui dal contratto precedente.

Nel corso della discussione sono emerse altre ipotesi e proposte di modifica del contratto integrativo, alcune condivisibili, altre meno. La proposta delle RdB è di riprendere tutte queste ipotesi nel confronto sul nuovo contratto integrativo, la cui discussione deve essere avviata al più presto, così come previsto dal Contratto nazionale. Riteniamo che l'obbiettivo più importante sia di far avere quanto prima i soldi del 2008 ai lavoratori. Siglando l'accordo ai primi di novembre si può impegnare l'Amministrazione a pagare a gennaio.

Graduatorie: un chiarimento che non chiarisce

Sulla questione del possibile ampliamento delle graduatorie per le progressione verticali in atto, è stata inviata alle organizzazioni sindacali una lettera a firma del Rettore nella quale si afferma che:

"le Commissioni di Valutazione formulano la graduatoria dei vincitori, per il numero massimo pari ai posti banditi; con provvedimento rettorale sono approvati gli atti della selezione e contemporaneamente dichiarati i vincitori della stessa, sempre nel numero dei posti banditi."

Si tratta di ovvietà procedurali che non sciolgono le ambiguità che abbiamo più volte denunciato. La domanda che avevamo posto per iscritto all'Amministrazione era questa: "L'Amministrazione ritiene, sulla base del vigente Regolamento per le progressioni verticali, di poter ampliare in una fase successiva il numero dei vincitori, ricorrendo a tal fine alla graduatoria di merito?". Secondo noi la risposta è "No", ma questo "No" non l'abbiamo ancora sentito. Per questo continuiamo a chiedere all'Amministrazione di rispondere senza ambiguità. Si tratta di una informazione dovuta a tutto il personale per garantire quella trasparanza e parità di trattamento che dovrebbe essere garantita in ogni procedura concorsuale.

RdB/CUB Pubblico Impiego - Università

martedì 28 ottobre 2008

Avviata la procedura legale contro l'Amministrazione per comportamento antisindacale

D’intesa con i propri organismi nazionali, le RdB-CUB hanno avviato la procedura legale per chiedere la condanna dell’Amministrazione dell’Università di Parma per comportamento antisindacale ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori.

Come avevamo riferito nei giorni scorsi, tra i trasferimenti di ufficio annunciati vi è quello del collega Francesco Covino, membro del coordinamento di RdB ed eletto nelle Rappresentanze Sindacali Unitarie per la nostra organizzazione.

Il collega, senza alcun giustificato motivo, viene trasferito ad un’altra struttura, perdendo in tal modo la funzione di Capo Servizio con il conseguente danno economico e professionale. La volontà discriminatoria è tanto più evidente perché il ruolo di Capo Servizio da lui ricoperto in questi anni viene lasciato vacante.

L’Amministrazione verrà chiamata a rispondere di comportamento discriminatorio nei confronti di un dirigente sindacale, componente delle RSU, e di mancato rispetto delle tutele sindacali previste dallo Statuto dei Lavoratori, dall’Accordo Quadro Nazionale per il pubblico impiego, e dal Contratto nazionale di lavoro dell’Università.

Questa iniziativa si affiancherà alle altre messe in atto per salvaguardare tutti i colleghi colpiti ingiustamente da trasferimenti “coatti”.

RdB/CUB Pubblico Impiego - Università

giovedì 23 ottobre 2008

Una "dichiarazione di guerra" al personale tecnico-amministrativo


Nel corso della seduta di contrattazione di ieri mattina l'Amministrazione ha presentato, in modo confuso e reticente, una serie di provvedimenti di trasferimento attuati in base all'art. 3 del Regolamento di Mobilità Interna, ovvero dell'articolo che stabilisce i trasferimenti d'ufficio, che possono essere attuati anche contro la volontà del personale interessato.

Questi trasferimenti sono stati motivati come conseguenza della revisione dell'ordinanza per le strutture centrali e questo quando parte di quei provvedimenti riguardano strutture decentrate nemmeno comprese nella stessa revisione.

Alcuni trasferimenti, soprattutto se analizzati contestualmente ad altre promozioni effettuate con la stessa ordinanza, fanno emergere un criterio che nulla ha a che vedere con la ricerca di una migliore funzionalità dell'Ateneo. L'unico principio che appare evidente è l'utilizzo dell'ordinanza per premiare chi ha scelto di schierarsi "senza se e senza ma" a fianco di questo Rettore, a prescindere dagli interessi reali dei dipendenti, e punire chi a questa Amministrazione ha rivolto, legittimamente e fondatamente, critiche sempre finalizzate all'interesse dell'Ateneo e dei suoi dipendenti.

A suo tempo le RdB insieme ad altre organizzazioni sindacali (poche purtroppo) avevano lanciato l'allarme sulle modifiche al Regolamento per la Mobilità Interna, presentate come semplici aggiustamenti tecnici, quando invece era già evidente che le si volevano utilizzare come "un'arma da guerra" contro il personale tecnico-amministrativo.

A questo proposito vale la pena riportare quanto scriveva allora il CISAPUNI, proprio a proposito dell'articolo sui trasferimenti d'ufficio:

"In sintesi, sin dalla presentazione del Regolamento in “contrattazione”, abbiamo rilevato che, dal semplice raffronto testuale del “vecchio” e del “nuovo”, le variazioni complessivamente apportate sono apparse sostanzialmente di tipo formale: quanto era contenuto nell’art. 3 Trasferimenti di personale per riorganizzazione di strutture, art. 4 Trasferimenti di ufficio, art. 5 Trasferimenti temporanei, è ora confluito nell’art. 3 Mobilità operata dall’amministrazione.
Peraltro, detta norma ultima richiamata, ci è apparsa formulata in termini di maggiore chiarezza rispetto all’articolazione precedente e, quindi, più idonea a soddisfare garanzie di certezza del diritto e di trasparenza dell’azione amministrativa e della gestione, nell’interesse del personale."

Alla faccia della chiarezza e della certezza del diritto!

Per confronto riportiamo quanto scrivevamo noi nella stessa occasione:

"Più facile la mobilità imposta dall'Amministrazione

Nel precedente Regolamento tutte le forme di mobilità effettuate nell'interesse e su volontà dell'Amministrazione erano disciplinate in modo tale da garantire la massima tutela dei diritti del personale interessato. Nel nuovo Regolamento questi articoli vengono sostituiti da uno solo, nel quale gran parte di queste tutele si perdono per strada."

A noi pare evidente il senso dell'operazione avviata. Questa Amministrazione di fronte ad una situazione che sarà sicuramente difficile nei prossimi anni per il nostro come per tutti gli altri Atenei, anzichè indicare una prospettiva di rilancio della nostra Università, valorizzando per questo tutte le energie e le capacità del personale tecnico-amministrativo, vuole mettere a tacere qualsiasi forma di critica e di dissenso. Vengono immotivatamente colpiti colleghi (tra i quali un delegato RdB) solo per le opinioni espresse.

Inoltre l'Amministrazione si prepara ad utilizzare la minaccia del trasferimento d'ufficio per scaricare sul personale tecnico-amministrativo le responsabilità per i propri ritardi e le proprie inefficienze. Contro tutto questo le RdB attiveranno tutti gli strumenti di iniziativa, sindacale e legale, all'interno e all'esterno dell'Ateneo, portando se necessario la nostra denuncia all'attenzione di tutta l'opinione pubblica cittadina. Intanto confermiamo la richiesta, già avanzata ieri in sede di contrattazione, di sospensione di tutti i trasferimenti effettuati contro la volontà degli interessati.

RdB/CUB Università

mercoledì 15 ottobre 2008

Il testo completo dell'ordinanza delle strutture centrali

Mettiamo a disposizione di tutti i colleghi il testo completo dell'ordinanza delle strutture centrali così come ci è stato trasmesso dall'Amministrazione.

Il documento è accessibile a questo collegamento:

http://docs.google.com/Doc?id=df22vv6t_47c2m977dx

martedì 14 ottobre 2008

GIOVEDI 16 OTTOBRE 2007
ore 12,00

Aula 1 della Facoltà di Giurisprudenza, sede centrale
(di fronte all'Aula della Bandiera)


Assemblea del Personale Tecnico-Aministrativo
autorizzata in orario di lavoro

od.g. sullo sciopero generale del 17 ottobre e sul Fondo Incentivante 2008

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

L'ordinanza dello CSAC

REGISTRO 77/bis DECRETO N° _____


IL RETTORE

richiamato lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 501 del 27.03.2000 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l’art. 29 “Dipartimenti”;

richiamato il Regolamento Generale dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 1727 del 08.11.2000;

richiamato il Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001 e successive modificazioni ed integrazioni recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ed in particolare sull’organizzazione e gestione delle risorse umane;

visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Università;

visti i DD.RR. n. 767 del 01.10.2004, n. 795 del 12.10.2004 concernenti la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo, i criteri di organizzazione dell’Amministrazione e per l’attribuzione delle posizioni funzionali ed i criteri generali per il conferimento di incarichi;

visto il D.R. n° 758 del 16.05.2005 con cui è stata modificata ed integrata la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo;

esperite le dovute consultazioni ed esaminata la proposta di articolazione della struttura organizzativa prodotta dal Direttore del Centro Studi e Archivio della Comunicazione unitamente all’individuazione delle funzioni di responsabilità affidate al personale tecnico-amministrativo;

considerato che, a seguito delle segnalazioni fatte pervenire dalla Dott.ssa Doloris Gloria BIANCHINO Direttore del Centro Studi e Archivio della Comunicazione, è stata formalizzata la struttura organizzativa dello CSAC che potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia della struttura;

informate le OO.SS., le R.S.U ed il Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo;

su proposta del Direttore Amministrativo, formulata tenendo anche conto delle succitate segnalazioni trasmesse dalla struttura interessata e con il parere favorevole del Dirigente dell’Area Risorse Umane;

D E C R E T A

1. è approvata la struttura organizzativa dello CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione - nel testo e nell’organigramma allegato in cui sono specificate le funzioni di responsabilità già assegnate al personale amministrativo e/o tecnico alla data del 01.06.2005 nonché i posti vacanti che, nell’ambito delle priorità che saranno programmate e delle disponibilità di bilancio, verranno coperti mediante progressioni verticali del personale in servizio;

2. con successivi provvedimenti rettorali saranno affidati gli incarichi di responsabilità;

3. la presente struttura organizzativa potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia dello CSAC;

4. il presente provvedimento entra in vigore dalla data odierna.




Parma,

IL RETTORE

Gino Ferretti





CSAC - CENTRO STUDI E ARCHIVIO DELLA COMUNICAZIONE

Il Centro Studi ed Archivio della Comunicazione ha lo scopo di raccogliere, conservare, catalogare e rendere fruibili i materiali ad esso affidato ai fini di didattica, ricerca ed ostensione museale.

La struttura dello CSAC è articolata in:

Unità Organizzativa Amministrativo Contabile
Ø Segreteria Amministrativa

Alla Segreteria Amministrativa sono attribuite le seguenti competenze:
a) Coordina, di concerto con il Direttore, le attività amministrative e contabili dello CSAC;
b) coordina il personale afferente alla struttura per quanto di competenza;
c) predispone l’istruttoria, la preparazione e l’inoltro delle richieste di approvazione di contratti e convenzioni con Enti Privati;
d) provvede agli adempimenti amministrativi per la gestione dei Contributi di Enti del settore pubblico e privato;
e) collabora, per gli aspetti amministrativi, all’attività dei seminari, convegni e mostre;
f) provvede al carico e scarico di materiale inventariabile e alla gestione degli approvvigionamenti.

UNITA’ ORGANIZZATIVE TECNICO SCIENTIFICHE E DI LABORATORIO
Le attività organizzative con le quali si attua l’operatività del Centro svolgono funzioni di conservazione, catalogazione, prestito e assistenza alla ricerca e alla didattica nell’ambito delle sezioni in cui si articola la struttura scientifica del Centro, ossia Arte, Progetto, Fotografiia, Media e Moda, Spettacolo. Ulteriori attività riguardano la catalogazione scientifica del patrimonio museale, gli allestimenti espositivi e gli interventi di primo restauro, la riproduzione fotografica e la gestione dell’archivio relativo.
Al personale tecnico afferente competono i compiti trasversali e fungibili di seguito indicati per macro attività e specificati nella loro attuazione dal Direttore del Centro:
a) gestione e aggiornamento di concerto con il Direttore, del catalogo generale, anche nelle forme multimediali, delle opere ai fini dell’inventariazione, della consulenza e della divulgazione;
b) supporto alle attività di ricerca sui materiali conservati;
c) supporto alle attività didattiche svolte nel centro e assistenza agli studenti;
d) collaborazione alla realizzazione e progettazione degli eventi espositivi e di valorizzazione del materiale conservato, ivi compresi gli allestimenti e i rapporti con enti esterni;
e) gestione delle procedure e istruttoria delle pratiche di prestito dei materiali;
f) cura dei materiali con specifico riferimento alla conservazione e alla sicurezza;
g) conduzione delle attività laboratoriali con riferimento alla organizzazione, alla manutenzione e alle funzioni specifiche;
h) esecuzione di ogni ulteriore compito di interesse del Centro affidati dal Direttore;

Ordinanza del CEDI

REGISTRO 77/bis DECRETO N° ____


IL RETTORE

richiamato lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 501 del 27.03.2000 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l’art. 29 “Dipartimenti”;

richiamato il Regolamento Generale dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 1727 del 08.11.2000;

richiamato il Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001 e successive modificazioni ed integrazioni recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ed in particolare sull’organizzazione e gestione delle risorse umane;

visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Università;

visti i DD.RR. n. 767 del 01.10.2004, n. 795 del 12.10.2004 concernenti la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo, i criteri di organizzazione dell’Amministrazione e per l’attribuzione delle posizioni funzionali ed i criteri generali per il conferimento di incarichi;

visto il D.R. n° 758 del 16.05.2005 con cui è stata modificata ed integrata la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo;

visto il D.R. n° 1514 del 29.12.2006 con cui è stato attivato il Centro di Servizi denominato “Centro Didattico di Ingegneria” (CEDI) ed emanati il relativo Statuto e Regolamento;

preso atto della proposta di struttura organizzativa del CEDI trasmessa in data 22.11.2007 dal Prof. Agostino POGGI e dal Dr. Emilio IORI, rispettivamente Presidente e Direttore del Centro in esame;

considerato che, a seguito della proposta di cui sopra, è stata formalizzata la struttura organizzativa del centro stesso che potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia della struttura;

informate le OO.SS., le R.S.U ed il Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo;

su proposta del Direttore Amministrativo, formulata tenendo anche conto delle succitate segnalazioni trasmesse dalla struttura interessata e con il parere favorevole del Dirigente dell’Area Risorse Umane;

D E C R E T A

1. è approvata la struttura organizzativa del Centro Didattico di Ingegneria” (CEDI) nel testo e nell’organigramma allegato in cui sono specificate le funzioni di responsabilità già assegnate al personale amministrativo e/o tecnico alla data del 01.06.2005 nonché i posti vacanti che, nell’ambito delle priorità che saranno programmate e delle disponibilità di bilancio, verranno coperti mediante progressioni verticali del personale in servizio;

2. con successivi provvedimenti rettorali saranno affidati gli incarichi di responsabilità;

3. la presente struttura organizzativa potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia del Centro stesso;

4. il presente provvedimento entra in vigore dalla data odierna.



Parma,


IL RETTORE

Gino Ferretti


CEDI - CENTRO UNIVERSITARIO DI SERVIZI PER LA DIDATTICA DI INGEGNERIA
Il CEDI è la struttura organizzativa dell'Ateneo che si occupa dell'erogazione, della gestione e della progettazione dei servizi di supporto alla didattica della Facoltà di Ingegneria e, per quanto richiesto, dei Dipartimenti riconducibili alle aree di Ingegneria.
Può inoltre erogare servizi anche ad altre strutture dell’Ateneo, nell’ottica della condivisione delle risorse e di una gestione coordinata dei servizi che consenta una razionalizzazione più efficace ed efficiente dell’attività di supporto alla didattica.
La struttura del CEDI è articolata in:
Direzione
Il Direttore – con funzioni tecnico amministrative e non dirigenziali – esercita le funzioni di seguito indicate:
a) coordina l’attuazione del sistema di gestione per la qualità e l’erogazione dei servizi;
b) coordina le azioni di miglioramento continuo del sistema di gestione per la qualità e dei servizi;
c) redige i documenti di pianificazione e di riesame;
d) effettua la valutazione delle performances del sistema di gestione per la qualità, del mantenimento degli standard di erogazione dichiarati e del raggiungimento degli obiettivi di funzionamento;
e) coordina l’organizzazione del personale assegnato alla struttura;
f) definisce le modalità operative per l’attuazione dei deliberati del Consiglio;

Unità Organizzativa Amministrativo Contabile
Ø Segreteria Amministrativa

Alla Segreteria Amministrativa sono attribuite le funzioni di gestione ed attuazione delle procedure relative alla conduzione amministrativa e contabile del Centro ed in particolare:

a) coordina le attività amministrative e contabili, di concerto con il Direttore, ivi compresi quelli derivanti dalla collaborazione con il Consorzio Nettuno;
b) coordina il personale afferente alla struttura per quanto di competenza;
c) cura l’affidamento dei conferimenti d’incarico di prestazione d’opera autonoma e ne accerta la congruenza con i regolamenti universitari;
d) provvede agli adempimenti per Contributi di Enti del settore pubblico e privato, (convenzioni, sponsorizzazioni, donazioni, contratti, convenzioni e accordi di programmi dell’Unione Europea) e ne controlla l’iter di approvazione e gli introiti finanziati;
e) provvede al carico e scarico di materiale inventariabile e alla gestione degli approvvigionamenti.



UNITA’ ORGANIZZATIVE TECNICHE E DI LABORATORIO
Ø Unità organizzativa Informatica ed Elaborazione Dati
Ø Unità organizzativa per la didattica
Ø Laboratori Didattici:
o Laboratori didattici di Informatica:
· di Base
· Avanzata
o Laboratori didattici di misure
· Elettroniche
· Meccaniche

Ø Unità organizzativa di Logistica ed audiovisivi

Al personale tecnico afferente competono i compiti trasversali e fungibili di seguito indicati per macro attività e specificati nella loro attuazione dal Direttore del Centro:

a) organizzazione e gestione dei laboratori e dei servizi connessi, ivi compresa la gestione controllata degli accessi e l’attività di vigilanza e sicurezza;
b) progettazione e gestione dei servizi on-line;
c) progettazione e gestione dell’infrastruttura informativa, ivi compresa la gestione della rete locale di trasmissione dati, la manutenzione hardware e software dei server di infrastruttura, nonché delle postazioni informatiche del personale;
d) supporto all’attività didattica nel suo complesso;
e) erogazione dei servizi logistici ed audiovisivi, ivi compreso l’allestimento degli spazi didattici, la gestione delle attrezzature audiovisive e multimediali;
f) attuazione del sistema di gestione per la qualità;

Ordinanza del CIM

REGISTRO 77/bis DECRETO N° ____


IL RETTORE

richiamato lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 501 del 27.03.2000 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l’art. 29 “Dipartimenti”;

richiamato il Regolamento Generale dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 1727 del 08.11.2000;

richiamato il Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001 e successive modificazioni ed integrazioni recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ed in particolare sull’organizzazione e gestione delle risorse umane;

visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Università;

visti i DD.RR. n. 767 del 01.10.2004, n. 795 del 12.10.2004 concernenti la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo, i criteri di organizzazione dell’Amministrazione e per l’attribuzione delle posizioni funzionali ed i criteri generali per il conferimento di incarichi;

visto il D.R. n° 758 del 16.05.2005 con cui è stata modificata ed integrata la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo;

visto il D.R. n° 1516 del 29.12.2006 con cui è stato attivato il Centro Interdipartimentale di Servizi denominato “Centro Interdipartimentale Misure Giuseppe Casnati” (C.I.M.) ed emanati il relativo Statuto e Regolamento;

preso atto della proposta di struttura organizzativa del C.I.M. approvata dal Consiglio in data 27.09.2007;

considerato che, a seguito delle segnalazioni fatte pervenire dal Professor Arnaldo DOSSENA, Direttore del Centro Interdipartimentale Misure “Giuseppe Casnati”, è stata formalizzata la struttura organizzativa del centro stesso che potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia della struttura;

informate le OO.SS., le R.S.U ed il Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo;

su proposta del Direttore Amministrativo, formulata tenendo anche conto delle succitate segnalazioni trasmesse dalla struttura interessata e con il parere favorevole del Dirigente dell’Area Risorse Umane;

D E C R E T A

1. è approvata la struttura organizzativa del Centro Interdipartimentale Misure “Giuseppe Casnati”, (C.I.M.) nel testo e nell’organigramma allegato in cui sono specificate le funzioni di responsabilità già assegnate al personale amministrativo e/o tecnico alla data del 01.06.2005;

2. con successivi provvedimenti rettorali saranno affidati gli incarichi di responsabilità;

3. la presente struttura organizzativa potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia del Dipartimento;

4. il presente provvedimento entra in vigore dalla data odierna.



Parma,


IL RETTORE

Gino Ferretti



CENTRO INTERDIPARTIMENTALE MISURE “Giuseppe Casnati” – C.I.M.
Il Centro Interfacoltà Misure "Giuseppe Casnati", ha come finalità la gestione e l’utilizzazione di servizi e di grandi attrezzature scientifiche di uso comune a più Dipartimenti per esigenze scientifiche e di didattica avanzate.
Il C.I.M. opera attraverso in quattro sezioni:
· Sezione di Risonanza Magnetica Nucleare
· Sezione di Spettrometria di Massa
· Sezione Microscopia a Forza Atomica
· Sezione di Ottica

La struttura del C.I.M. è articolata in:

Unità Organizzativa Amministrativo Contabile
Ø Segreteria Amministrativa

Alla Segreteria Amministrativa sono attribuite le funzioni di gestione ed attuazione delle procedure relative alla conduzione amministrativa e contabile del Centro ed in particolare:

a) coordina, di concerto con il Direttore, le attività amministrative e contabili del C.I.M;
b) coordina il personale afferente alla struttura per quanto di competenza;
c) cura l’affidamento dei conferimenti d’incarico di prestazione d’opera autonoma e ne accerta la congruenza con i regolamenti universitari;
d) provvede agli adempimenti di competenza in merito alle fatturazioni dell’utilizzo della strumentazione da parte dei Dipartimenti afferenti al Centro e/o di tutti gli utilizzatori della strumentazione del C.I.M.;
e) provvede agli adempimenti per Contributi di Enti del settore pubblico e privato, (convenzioni, sponsorizzazioni, donazioni, contratti, convenzioni e accordi di programmi dell’Unione Europea) e ne controlla l’iter di approvazione e gli introiti finanziati;
f) provvede al carico e scarico di materiale inventariabile e alla gestione degli approvvigionamenti.


UNITA’ ORGANIZZATIVE TECNICHE E DI LABORATORIO

Ø Unità Complessa Gestione Sezioni
Ø Unità Gestione Attrezzature relative alle quattro sezioni funzionanti presso il CIM
Ø Unità organizzativa di “Informatica ed elaborazione dati”

Al personale tecnico afferente competono i compiti trasversali e fungibili di seguito indicati per macro attività e specificati nella loro attuazione dal Direttore del Centro:

a) coordinamento del corretto funzionamento tecnico, logistico e organizzativo delle attrezzature;
b) gestione, manutenzione e controllo ordinario delle strumentazioni in dotazione;
c) gestione e controllo, mediante verifiche con prova tecnica, dell’abilità all’uso diretto delle strumentazioni da parte di nuovi utenti promuovendo l’uso delle tecniche NMR, MS, AFM, CD;
d) supporto all’attività di ricerca e didattica anche mediante svolgimento di corsi di aggiornamento/perfezionamento sull’uso della strumentazione;
e) cura dell’approvvigionamento dei materiali d’uso corrente;
f) gestione del libro di bordo con registrazione delle note tecniche di utilità per gli utenti;
g) amministrazione della rete informatica locale e manutenzione dei PC in dotazione al Centro ivi compreso aggiornamento software della strumentazione;
h) gestione del server di dominio e del sito di web.

Ordinanza dello CSIBE

REGISTRO 77/bis DECRETO N° ____

IL RETTORE

richiamato lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 501 del 27.03.2000 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l’art. 29 “Dipartimenti”;

richiamato il Regolamento Generale dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 1727 del 08.11.2000;

richiamato il Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001 e successive modificazioni ed integrazioni recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ed in particolare sull’organizzazione e gestione delle risorse umane;

visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Università;

visti i DD.RR. n. 767 del 01.10.2004, n. 795 del 12.10.2004 concernenti la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo, i criteri di organizzazione dell’Amministrazione e per l’attribuzione delle posizioni funzionali ed i criteri generali per il conferimento di incarichi;

visto il D.R. n° 758 del 16.05.2005 con cui è stata modificata ed integrata la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo;

visto il D.R. n° 559 del 10.05.2007 con cui è stato attivato il Centro Servizi Informatici e Bibliotecari di Economia (CSIBE) ed emanati il relativo Statuto e Regolamento;

preso atto delle consultazioni esperite con il Prof. Paolo ANDREI, Presidente dello CSIBE, in merito alla struttura organizzativa del Centro;

informate le OO.SS., le R.S.U ed il Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo;

su proposta del Direttore Amministrativo, formulata tenendo anche conto delle segnalazioni ricevute e con il parere favorevole del Dirigente dell’Area Risorse Umane;

D E C R E T A

1. è approvata la struttura organizzativa del Centro Servizi Informatici e Bibliotecari di Economia (CSIBE) nel testo e nell’organigramma allegato;

2. la presente struttura organizzativa potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantirne l’efficienza e l’efficacia;

3. il presente provvedimento entra in vigore dalla data odierna.

Parma, IL RETTORE

Gino Ferretti

CENTRO SERVIZI INFORMATICI E BIBLIOTECARI DI ECONOMIA (CSIBE)

Il Centro Servizi Informatici e Bibliotecari della Facoltà di Economia (CSIBE) si configura come una struttura finalizzata alla progettazione, alla organizzazione, al coordinamento, alla gestione, alla erogazione e alla valutazione delle attività e dei servizi bibliotecari ed informatici di supporto alla didattica e alla ricerca.

La struttura del Centro è articolata in:
Direzione
Il Direttore – con funzioni tecnico amministrative e non dirigenziali – esercita le funzioni di seguito indicate:
a) coordina le attività coadiuvando il Presidente nell’attuazione delle linee strategiche e programmatiche del Centro;
b) definisce le modalità operative per l’attuazione dei deliberati del Consiglio e del Comitato di Direzione;
c) coordina l’attuazione delle politiche di gestione per la qualità, le azioni di miglioramento continuo del servizio ed effettua la valutazione dei risultati in riferimento alle politiche per la qualità, agli standard di erogazione dichiarati e al raggiungimento degli obiettivi di funzionamento;
d) redige i documenti di pianificazione e di riesame;
e) coordina l’organizzazione del personale assegnato alla Struttura;
f) gestisce le procedure relative alla conduzione amministrativo-contabile del Centro controfirmando i documenti di spesa per quanto attiene il merito delle stesse.


Unità Organizzativa Amministrativo Contabile
Ø Segreteria Amministrativa

Alla Segreteria Amministrativa sono attribuite le funzioni di gestione ed attuazione delle procedure relative alla conduzione amministrativa e contabile del Centro ed in particolare:

a) coordina, di concerto con il Direttore, le attività amministrative e contabili del Centro;
b) coordina il personale afferente alla struttura per quanto di competenza;
c) provvede al carico e scarico di materiale inventariabile e alla gestione degli approvvigionamenti.


UNITA’ ORGANIZZATIVE DI BASE

Ø Gestione logistica e catalogazione
Ø Reference, prestito interbibliotecario e periodici
Ø Informatica per la didattica e le strutture di Facoltà
Ø Informatica per la ricerca


Al personale afferente competono i compiti trasversali e fungibili di seguito indicati per macro attività e specificati nella loro attuazione dal Direttore del Centro:


a) progettazione, organizzazione, gestione, erogazione dei servizi bibliotecari e informatici necessari per lo svolgimento e lo sviluppo delle attività didattiche e di ricerca promosse dalla Facoltà di Economia;
b) diffusione dell’accesso alla documentazione ed all’informazione mediante l’uso delle tecnologie biblioteconomiche ed informatiche più aggiornate;
c) gestione dell’acquisto della documentazione selezionata e organizzata con metodo;
d) supporto alla Facoltà di Economia e al Dipartimento di Economia nel funzionamento delle attrezzature informatiche, per lo sviluppo delle soluzioni informatiche necessarie alle attività didattiche e di comunicazione telematica con l’esterno;
e) supporto per l’installazione ed il buon funzionamento dei sistemi informatici messi a disposizione del personale docente e tecnico amministrativo, della Facoltà e degli utenti del Centro stesso;
f) coordinamento, secondo le indicazioni dell’Ateneo, della gestione della rete di trasmissione dati, l’allestimento e l’aggiornamento dei siti web sviluppati all’interno della Facoltà nonché dei siti esterni all’Ateneo ad esso collegati.

Il Decreto del Rettore di emanazione dell'Ordinanza

REGISTRO 77/bis DECRETO N°

IL RETTORE


richiamato lo Statuto dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 501 del 27.03.2000 e successive modificazioni ed integrazioni;
richiamato il Regolamento Generale dell’Università degli Studi di Parma emanato con D.R. n° 1727 del 08.11.2000;
richiamato il Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001 e successive modificazioni ed integrazioni recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” ed in particolare sull’organizzazione e gestione delle risorse umane;
visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Università;
visti i DD.RR. n. 767 del 01.10.2004, n. 795 del 12.10.2004 concernenti la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo, i criteri di organizzazione dell’Amministrazione e per l’attribuzione delle posizioni funzionali ed i criteri generali per il conferimento di incarichi;
visto il D.R. n° 758 del 16.05.2005 con cui è stata modificata ed integrata la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo;
vista la legge 6 agosto 2008 n. 133 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”;
ravvisata la necessità, per motivi di efficienza ed efficacia, di apportare alcune modificazioni ed integrazioni al succitato D.R. n° 758 del 16.05.2005;
informate le OO.SS., le R.S.U ed il Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo;
su proposta del Direttore Amministrativo;

D E C R E T A


Art. 1) – la struttura organizzativa dell’Università degli Studi di Parma emanata con il D.R. n° 758 del 16.05.2005 è modificata ed integrata secondo l’allegato n° 1) che costituisce parte integrante del presente provvedimento;

Art. 2) – il personale è assegnato alle Strutture Organizzative di cui all’art. 1) secondo l’allegato organigramma che fa parte integrante del presente provvedimento (All. 2);

Art. 3) – i Dirigenti, oltre a perseguire gli obiettivi che vengono definiti con appositi provvedimenti, sono tenuti ad assicurare il buon funzionamento dell’Area in tutte le sue specifiche articolazioni, adottando in ogni evenienza le iniziative necessarie ad assicurare il corretto e tempestivo espletamento dei compiti istituzionali;

Art. 4) – i rapporti con l’utenza ad ogni livello devono essere improntati alla massima trasparenza, cordialità e disponibilità nonché ai principi del “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”;

Art. 5) – i seguenti Servizi:
· Servizio Convenzioni e Gestione Rapporti con il Servizio Sanitario Regionale (Settore Sanità);
· Servizio Didattica Istituzionale (Settore Abilità Linguistiche);
· Servizio Didattica Complementare (Settore Abilità Linguistiche);

sono inseriti nell’attuale ordinanza a fini della determinazione programmatoria e saranno attivati con specifici ulteriori provvedimenti;

Art. 6) - l’organizzazione di cui agli articoli precedenti entra in vigore in data odierna e potrà essere aggiornata e/o modificata ogni qualvolta risulti necessario, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.

Parma,

IL RETTORE

Gino Ferretti

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA – Seduta del 8 ottobre 2008

Riportiamo il testo delle informazioni scritte comunicateci dall'Amministrazione:

Ø Mobilità interna: è stato sostituito presso il Servizio postale il dipendente trasferito ad altra amministrazione per mobilità. Durante il corrente mese saranno inoltre avviate le procedure di mobilità presso il Settore Ricerca Pubblica e Privata.

Ø Cessazione per licenziamento: dal 01.10.08, scaduti i previsti termini di preavviso, un dipendente è cessato per licenziamento.

Ø Assunzioni Programmate: si sono concluse le procedure concorsuali per n. 1 posto di cat. C - Area Biblioteche – per il Servizio Biblioteca della Fac. di Economia.
Entro il mese di novembre inizieranno le procedure per l’assunzione del personale disabile.

Ø Progressioni Verticali: nel mese corrente prenderanno l’avvio le selezioni per le PV già programmate

Ø Conciliazioni: si sono concluse nei giorni scorsi due conciliazioni con le quali è stato riconosciuto agli interessati il diritto a percepire il trattamento economico previsto per la categoria superiore

venerdì 10 ottobre 2008

Contrattazione dell'8 ottobre

Fondo incentivante 2008

L'Amministrazione ha presentato una proposta che ricalca fondamentalmente l'integrativo sottoscritto negli anni 2005-2007. Ad una prima valutazione, nonostante la riduzione complessiva dei fondi disponibili, risultano salvaguardate le voci fondamentali (indennità accessoria mensile, indennità di responsabilità, rischio e lavoro disagevole). C'è una apertura significativa sulla questione della corretta collocazione dei D che hanno avuto attribuita una responsabilità nelle strutture decentrate, nella direzione di quanto da noi chiesto nei mesi scorsi.Le RdB hanno anche sollecitato di verificare le condizioni per una rivalutazione delle fasce economiche più basse. Per poter valutare altre proposte abbiamo chiesto un aggiornamento di quanto effettivamente speso nel 2007.

Faremo nei prossimi giorni un esame più dettagliato di tutti gli aspetti della proposta. Un nuovo incontro di contrattazione si terrà il prossimo 22 ottobre.

Graduatorie nelle Progressioni Verticali

Le RdB hanno chiesto all'Amministrazione di pronunciarsi chiaramente sulla possibilità di allargamento o meno dei vincitori nelle progressioni verticali attivate. Si è chiesto chiaramente se l'Amministrazione ritenga di poterlo fare sulla base dell'attuale Regolamento. La chiarezza e la trasparenza su questa materia sono a nostro parere un atto dovuto nei confronti di tutto il personale.
Abbiamo dovuto prendere atto del rifiuto dell'Amministrazione di darci questa risposta in sede di contrattazione. Siamo stati rimandati ad una "risposta scritta" che naturalmente solleciteremo con la massima urgenza. E' evidente allo stato dei fatti che tutti i dubbi da noi sollevati sulla linearità del comportamento dell'Amministrazione sono più che legittimi e fondati.

Molti colleghi hanno ritenuto di non presentare domanda per queste procedure selettive sulla base di un Regolamento che non prevede l'ampliamento del numero dei vincitori. E' a tutti evidente il danno che ne deriverebbe per loro di fronte ad un cambiamento delle regole effettuato a concorsi già svolti. Di fronte a una simile eventualità, le RdB si riservano di utilizzare tutti le iniziative possibili, non escluso il ricorso alla Magistratura.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

Le nostre proposte per il Fondo Incentivante 2008

Nella riunione di contrattazione di questa mattina 8 ottobre è in discussione il Fondo Incentivante per l'anno 2008.

I nostri due obbiettivi principali sono:

*salvaguardare il salario reale dei dipendenti
* garantire la massima rapidità possibile nei pagamenti.

Ricordiamo che già la finanziaria dell'anno scorso aveva congelato il fondo per il salario accessorio per il personale tecnico-amministrativo al livello del 2004. Questo determina, rispetto al 2006, un calo di circa 100.000 euro di disponibilità.

Le RdB che vadano innanzitutto salvaguardate le voci relative all'indennità accessoria mensile per tutti, alle indennità di responsabilità e alle situazioni di rischio e lavoro disagevole.
Per quando riguarda le indennità di responsabilità chiederemo un riconoscimento coerente con il contratto nazionale e con il contratto integrativo 2005-2007, per le funzioni attribuite per le strutture decentrate, a partire dalla categoria D. Dato che questo non necessita di una revisione dell'accordo integrativo chiederemo all'Amministrazione di sottoscrivere un impegno che ne vincoli l'applicazione.

Inoltre le RdB chiederanno che i fondi sottratti al salario accessorio del personale tecnico-amministrativo dalla finanziaria, restino comunque destinati al personale utilizzando altri capitoli di bilancio.

Per quanto riguarda i tempi, le RdB chiederanno un impegno formale affinché tutti i pagamenti avvengano entro febbraio 2009.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

martedì 23 settembre 2008

Fondo incentivante: possibile un "accordo-ponte" per il 2008 in attesa del nuovo contratto nazionale

"Code" del vecchio contratto integrativo

Nella contrattazione di ieri le RdB, con alcune altre organizzazioni sindacali, hanno sollevato il problema dell'applicazione del contratto integrativo 2005-2007 per la parte che riguarda i riconoscimenti economici dei nuovi incarichi attribuiti con l'ordinanza delle strutture decentrate. Il contratto nazionale prevede che, almeno per chi è in categoria D, possa essere attribuita una responsabilità di struttura, per la quale è previsto un riconoscimento minimo di 1.030 euro. Questa possibilità è stata recepita anche dal Contratto integrativo. L'Amministrazione in fase di applicazione ha ritenuto di inserire tutti i D nella tipologia contrattuale che prevede un massimo di 900 euro.
Al di là della differenza economica, è evidente che in questo modo vengono sottostimate le effettive responsabilità attribuite con l'ordinanza per le strutture decentrate, e questo colpisce in particolare i tecnici. Se il danno diretto si registra per i colleghi di categoria D, che sono stati tutti esclusi dalla possibilità di accedere alla tipologia di responsabilità più elevata, pur esplicitamente prevista dal Contratto nazionale e integrativo , questo si traduce in un declassamento economico che ricade indirettamente anche sulle categorie C e B.
Rispetto alla richiesta di revisione del riconoscimento economico per gli anni 2005-2007 l'Amministrazione ha avuto un atteggiamento di totale chiusura. Per questo non escludiamo di attivare altri percorsi per giungere ad un corretto riconoscimento. A fronte della pressione nostra e di alcune altre organizzazioni sindacali (ma non di tutte), l'Amministrazione ha dato la disponibilità a rivedere i riconoscimenti economici nell'ambito del nuovo accordo che dovrà riguardare il 2008.

Nuovo accordo integrativo

Su richiesta dell'Amministrazione si è avviato un confronto sul nuovo contratto integrativo.
La posizione assunta dalle RdB prevede questi punti fondamentali:
a) noi siamo perché si vada alla stesura - finalmente - di un vero contratto integrativo che comprenda e definisca tutti i punti oggetto di contrattazione, al fine di ricondurre ad un unico testo facilmente consultabile dai lavoratori, di tutti quei temi oggi dispersi in accordi diversi, stralci, regolamenti ecc.
b) riteniamo che il confronto, che deve comprendere anche la parte sul Fondo incentivante, progressioni orizzontali ecc., debba avviarsi appena entrato in vigore il Contratto nazionale, al fine di consentire la presentazione di piattaforme rivendicative confrontate con tutto il personale.
c) dobbiamo fare i conti con pesanti tagli al Fondo incentivante decisi dal governo, riteniamo però che il compito della contrattazione non sia quello di subire passivamente la riduzione del salario, ma al contrario quella di individuare tutte le strade percorribili, anche in altri capitoli di bilancio (buoni pasto, altre forme di salario accessorio indiretto, ecc.) per salvaguardare le condizioni di vita dei lavoratori.
d) considerato che il percorso di approvazione di un contratto integrativo richiederà alcuni mesi, abbiamo proposto di siglare un "accordo-ponte" relativamente al Fondo incentivante per il solo 2008, che si basi sull'accordo scaduto al 31 dicembre 2007, con alcune correzioni laddove si siano verificate delle storture in fase di applicazione.

L'Amministrazione ci ha fornito i dati relativi ai fondi disponibili per l'art 67 del Contratto (incentivante, straordinari, progressioni orizzontali). Nel 2008 avremo una riduzione rispetto all'anno precedente di 204.000 euro, dei quali 96.000 per gli EP. Nel 2009 avremo una ulteriore decurtazione di 225.000 euro, di cui 142.000 per gli EP. Ed è già previsto un altro taglio anche per il 2010.

Contratto: Brunetta si è messo di traverso

Il 16 settembre - dopo ben 45 giorni dalla sottoscrizione dell’ipotesi di rinnovo contrattuale – l’ARAN ci ha riconvocati al tavolo per una modifica tecnica. In tale occasione abbiamo avuto diretta conoscenza dei numerosi rilievi avanzati dalla Funzione Pubblica e dei relativi chiarimenti richiesti.
Ma, come vuole ormai la "prassi" di questo dicastero, il nostro baldo ministro della Funzione Pubblica aveva già promosso l’attacco al Contratto dell’Università a mezzo stampa, tramite i giornali ed i giornalisti amici (Il sole 24 ore Italia Oggi & Co.)
Dopo 33 mesi di vacanza contrattuale, dopo un aggiornamento stipendiale ben al di sotto dell’inflazione, l'accusa è che l'accordo garantirebbe “promozioni automatiche” e “stabilizzazioni facili” per i lavoratori universitari. Niente di più falso, ahinoi !
L’accordo con l'errata corrige dovrebbe ora passare all’approvazione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 settembre (ed infine alla Corte dei Conti per la certificazione dei costi), ma ci sono fondati timori che governo e ministro siano tentati di bocciarlo, in particolare per le norme sui precari.
Quale che sia l’esito del Consiglio dei Ministri è chiaro che non possiamo accettare passivamente, dopo 33 mesi di attesa, né bocciature né ritardi. Come non accettiamo di essere additati a “fannulloni” da un governo e da un ministro che cercano fomentare contro di noi l’opinione pubblica per intimidirci e con tagli ai bilanci, agli organici, ai salari e ai diritti fondamentali dei lavoratori cercano di farci ingoiare lo smantellamento e la svendita dell’Università pubblica e dei nostri posti di lavoro alle Fondazioni private!
Se i confederali hanno rinunciato alla lotta per contrastare la devastazione del lavoro e dello stato sociale, noi invece rilanciamo la battaglia per la nostra dignità, i nostri diritti ed il salario. Perciò, aderiamo come comparto alle iniziative unitarie del sindacalismo di base italiano.

RdB CHIEDE DA SUBITO CHE LE AMMINISTRAZIONI PAGHINO A OTTOBRE ARRETRATI E AGGIORNAMENTI STIPENDIALI

RdB invita i lavoratori a partecipare alle assemblee d’ateneo e iniziative di protesta che RdB mette in campo:

SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE 2008

Con manifestazione nazionale a Roma
Per la dignità, i diritti e il salarioContro la precarietàContro lo smantellamento e la svendita dei servizi pubblici e dei suoi operatori

Passa dalla tua parte. Sostieni ed iscriviti a RdB !

lunedì 8 settembre 2008

Oggi contrattazione: si parla ancora di ordinanza


Questa mattina, 8 settembre, si tiene una seduta di contrattazione. Questo l'ordine del giorno:

1. Informazioni
2. Presentazione delle modifiche ed integrazioni alla struttura organizzativa dell’Ateneo;
3. Varie ed eventuali.

In merito alle modifiche dell'ordinanza riportiamo il nostro comunicato diffuso il 5 agosto scorso, a seguito della precedente riunione.
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Confronto Amministrazione-Sindacati sull'ordinanza

(Comunicato del 5 agosto scorso)



Nel corso della riunione di venerdì scorso le RdB hanno espresso il loro parere negativo sulla proposta di modifica di ordinanza avanzata dall'Amministrazione. Proposta nella quale prevalgono a nostro parere esigenze clientelari, piuttosto che di reale miglioramento della struttura organizzativa. Abbiamo inoltre confermato che la priorità va data alla chiusura delle "code" non risolte dell'ordinanza precedente. Abbiamo presentato un documento scritto nel quale si fa riferimento a diverse situazioni specifiche (CSAC, Segreterie studenti, Presidenze di Facoltà, Settore Comunicazione e Relazioni esterne, Servizio Master e formazione permanente, Settore Sicurezza, Valorizzazione portinerie, Declaratoria dei servizi).

Riportiamo la parte introduttiva del documento, che riepiloga il giudizio complessivo:

"Siamo in presenza di un processo che vede da un lato la riduzione progressiva delle risorse destinate agli Atenei così come di quelle destinabili al salario accessorio per il personale tecnico-amministrativo (incluse le indennità di responsabilità e di posizione), dall'altro la crescente competizione tra gli Atenei che richiede un processo di qualificazione di tutti i servizi valorizzando al meglio le risorse professionali disponibili.

Una revisione della struttura organizzativa anche parziale deve quindi innanzitutto quantificare le risorse finanziarie e verificarne la disponibilità. Inoltre deve essere tale da dare a tutto il personale il senso che si stanno effettivamente compiendo scelte utili all'Ateneo e fondate sull'effettivo riconoscimento di professionalità

Sia il primo che il secondo aspetto ci sembrano mancare nella proposta che ci è stata avanzata.


Per quanto riguarda le risorse ci sembra necessario valutare il costo di una nuova area dirigenziale, così come l'incidenza sul fondo del salario accessorio derivante dall'introduzione di nuovi settori e servizi e la loro incidenza.


Pertanto è opinione della scrivente O.S. che le modifiche proposte debbano essere attivate solo per le parti che costituiscono un completamento della precedente struttura organizzativa (ad es. lo CSAC) senza procedere all'istituzione di nuove aree dirigenziali o Settori fino a quando non si sarà proceduto ad una indagine complessiva sugli esiti dell'attuale assetto organizzativo e alle esigenze reali di sviluppo dell'Ateneo.


Si dovrebbe pertanto aprire una riflessione sull'efficacia di un assetto organizzativo che procede per continua gemmazione di nuove strutture, rendendo via via sempre più artificiosa e burocratica l'attribuzione delle responsabilità e delle competenze. Anche dal punto di vista del riconoscimento economico dell'impegno del personale questo meccanismo rischia di vanificare rapidamente ogni efficacia e credibilità, scontrandosi con crescenti limiti di bilancio.


Inoltre riteniamo prioritario procedere a chiudere alcune code della precedente ordinanza, per le quali abbiamo già chiesto una specifica discussione in sede di contrattazione (riconoscimento economico per le responsabilità individuate nelle strutture decentrate, ecc.)."

L'Amministrazione ha dovuto prendere atto che esiste una valutazione negativa della proposta da parte delle diverse organizzazioni sindacali (con la sola eccezione del CISAPUNI) e ha rinviato una risposta alle critiche e osservazioni rivoltele ad un successivo incontro.


Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)