giovedì 6 novembre 2008

Sottoscritto l'accordo-ponte per l'incentivante 2008. Insoddisfacenti le risposte su pensionamenti e trasferimenti "coatti".

Nella riunione di ieri si è arrivati ad un accordo sul fondo incentivante 2008, in attesa di avviare la trattativa sul prossimo contratto integrativo previsto dal Contratto nazionale entrato in vigore nello scorso ottobre.

L'intesa conferma l'impostazione dell'accordo degli anni 2005-2007 con alcune modifiche.
In particolare viene finalmente riconosciuto il diritto per il personale di categoria D (in particolare tecnico) delle strutture decentrate di accedere alla responsabilità di struttura, finora riconosciuta solo ai Segretari di Dipartimento. Questo importante passo avanti, che supera una impostazione restrittiva del precedente accordo da parte dell'Amministrazione, resta però ancora incompleto perchè non riguarderà nel 2008 tutti i D ai quali sia stata attribuita una responsabilità con l'ordinanza. Per le RdB l'obbiettivo di un più esteso riconoscimento resta centrale e verrà riproposto nell'ambito del nuovo contratto integrativo.

Sono state incrementate le fasce economiche per le funzioni di responsabilità portate rispettivamente a 300-650-1.000 euro. In un quadro di riduzione delle risorse complessive si è cercato di favorire i colleghi collocati nelle fasce più basse, anche se purtroppo non è stata accolta la richiesta di portare a 700 euro la fascia intermedia.

Per quanto riguarda i progetti non verranno utilizzate risorse del 2008. L'Amministrazione potrà utilizzare parte delle risorse residue del contratto precedente. Comunque non più di 50.000 euro complessivi. Considerato che l'attuale destinazione dei fondi relativi ai progetti resta del tutto insoddisfacente, perchè esclude di fatto gran parte dei dipendenti, le RdB hanno chiesto di ridurre per il 2008 le risorse destinate a questa voce. Si è pertanto deciso un taglio di circa il 20% rispetto a quanto utilizzato mediamente nei tre anni precedenti per i progetti.

Infine si è concordato di decidere a breve la destinazione delle risorse residue degli anni 2005-2007, nonché quelle derivanti dal nuovo contratto nazionale, che dovranno essere quantificate nei prossimi giorni dai Revisori dei Conti. Naturalmente neanche un euro di quelli spettanti al personale andrà perduto.

Restano in questo accordo soluzioni non soddisfacenti. Si è parlato in particolare del lavoro disagevole (come stabilire criteri tali da riconoscere effettivamente queste situazioni e l'amontare economico corrispondente), del tetto per chi ha altri introiti superiori ai 5.681,00 euro (art. 66, indennità ospedaliere ecc.); di come accertare la classe di rischio.

E' inoltre stata discussa la questione dei doppi incarichi di responsabilità. Le RdB condividono il principio che questi vadano esclusi o quantomeno ridotti al minimo. Riteniamo però che realizzare questo principio sia necessaria una modifica dell'ordinanza, e non vada inserito nell'accordo per il fondo incentivante. Per vari motivi, primo tra i quali il fatto che l'accordo per il Fondo Incentivante riguarda i dipendenti delle categorie B-C-D, e questo vincolo non varrebbe per gli EP.
Nel confronto sul Fondo Incentivante 2008, le RdB si sono impegnate innanzitutto per arrivare ad una soluzione rapida, che tutelasse al meglio tutti i dipendenti, e consentisse il pagamento in tempi brevi al personale di quanto dovuto. Anche per dare un contributo a fronteggiare la sempre più difficile condizione salariale di molti lavoratori.

Pensionamenti e trasferimenti "coatti"

Sulla questione dei trasferimenti d'ufficio l'Amministrazione ha dichiarato di non aver accolto la richiesta di sospensione avanzata la volta scorsa da quasi tutte le sigle sindacali e confermata con una richiesta scritta comune da RdB e CISAL, ma di impegnarsi ad esaminare le richiesta di riesame e le contestazioni dei singoli dipendenti.

Le RdB hanno confermato il proprio giudizio negativo su tutta l'operazione che ha aperto un inutile scontro con il personale tecnico-amministrativo, senza alcun beneficio per l'Ateneo. Abbiamo rilevato come l'Amministrazione abbia utilizzato scorrettamente una norma del Regolamento di Mobilità Interna, che consente trasferimenti in caso di riorganizzazione delle strutture, per operare spostamenti che nulla avevano a che vedere con la riorganizzazione stessa.

All luce del nuovo contratto nazionale che riconduce i trasferimenti d'ufficio tra sedi diverse alla contrattazione integrativa, le RdB ritengono che vada immediatamente sospesa l'applicabilità dell'art. 3 del Regolamento di Mobilità Interna.

Per quanto riguarda la possibilità di imporre il pensionamento ai colleghi che abbiano raggiunto i quarant'anni di servizio, le risposte date dall'Amministrazione alle nostre richieste di informazione sono del tutto insoddisfacenti. Sono state avviate le procedure di preavviso per il pensionamento di 13 colleghi sui 32 che maturano i 40 anni di servizio (o li hanno già superati) entro il 2008. Nessun criterio che renda trasparente questa operazione ci è stato fornito dall'Amministrazione.

Le RdB hanno chiesto che venga inviata a tutti i dipendenti interessati una semplice lettera informativa sulla possibilità di applicazione della legge; che questa lettera non avvii i sei mesi di preavviso; che vengano fornite informazioni chiare sull'effettiva necessità e utilità per l'Ateneo di procedere a questa operazione e sui criteri utilizzati; che solo sulla base di questi si proceda, se effettivamente necessario, all'applicazione della legge.

Rileviamo peraltro il paradosso di una politica nazionale che da una parte propone di elevare l'età per il pensionamento, in nome dei risparmi di spesa, dall'altra costringe dipendenti ad andare in pensione scaricando nuovi costi sugli Istituti previdenziali. Chi vorrebbe andare in pensione non può farlo, chi vorrebbe restare a lavorare è costretto ad andare in pensione.

RdB/CUB Pubblico Impiego - Università

Nessun commento: