martedì 23 settembre 2008

Fondo incentivante: possibile un "accordo-ponte" per il 2008 in attesa del nuovo contratto nazionale

"Code" del vecchio contratto integrativo

Nella contrattazione di ieri le RdB, con alcune altre organizzazioni sindacali, hanno sollevato il problema dell'applicazione del contratto integrativo 2005-2007 per la parte che riguarda i riconoscimenti economici dei nuovi incarichi attribuiti con l'ordinanza delle strutture decentrate. Il contratto nazionale prevede che, almeno per chi è in categoria D, possa essere attribuita una responsabilità di struttura, per la quale è previsto un riconoscimento minimo di 1.030 euro. Questa possibilità è stata recepita anche dal Contratto integrativo. L'Amministrazione in fase di applicazione ha ritenuto di inserire tutti i D nella tipologia contrattuale che prevede un massimo di 900 euro.
Al di là della differenza economica, è evidente che in questo modo vengono sottostimate le effettive responsabilità attribuite con l'ordinanza per le strutture decentrate, e questo colpisce in particolare i tecnici. Se il danno diretto si registra per i colleghi di categoria D, che sono stati tutti esclusi dalla possibilità di accedere alla tipologia di responsabilità più elevata, pur esplicitamente prevista dal Contratto nazionale e integrativo , questo si traduce in un declassamento economico che ricade indirettamente anche sulle categorie C e B.
Rispetto alla richiesta di revisione del riconoscimento economico per gli anni 2005-2007 l'Amministrazione ha avuto un atteggiamento di totale chiusura. Per questo non escludiamo di attivare altri percorsi per giungere ad un corretto riconoscimento. A fronte della pressione nostra e di alcune altre organizzazioni sindacali (ma non di tutte), l'Amministrazione ha dato la disponibilità a rivedere i riconoscimenti economici nell'ambito del nuovo accordo che dovrà riguardare il 2008.

Nuovo accordo integrativo

Su richiesta dell'Amministrazione si è avviato un confronto sul nuovo contratto integrativo.
La posizione assunta dalle RdB prevede questi punti fondamentali:
a) noi siamo perché si vada alla stesura - finalmente - di un vero contratto integrativo che comprenda e definisca tutti i punti oggetto di contrattazione, al fine di ricondurre ad un unico testo facilmente consultabile dai lavoratori, di tutti quei temi oggi dispersi in accordi diversi, stralci, regolamenti ecc.
b) riteniamo che il confronto, che deve comprendere anche la parte sul Fondo incentivante, progressioni orizzontali ecc., debba avviarsi appena entrato in vigore il Contratto nazionale, al fine di consentire la presentazione di piattaforme rivendicative confrontate con tutto il personale.
c) dobbiamo fare i conti con pesanti tagli al Fondo incentivante decisi dal governo, riteniamo però che il compito della contrattazione non sia quello di subire passivamente la riduzione del salario, ma al contrario quella di individuare tutte le strade percorribili, anche in altri capitoli di bilancio (buoni pasto, altre forme di salario accessorio indiretto, ecc.) per salvaguardare le condizioni di vita dei lavoratori.
d) considerato che il percorso di approvazione di un contratto integrativo richiederà alcuni mesi, abbiamo proposto di siglare un "accordo-ponte" relativamente al Fondo incentivante per il solo 2008, che si basi sull'accordo scaduto al 31 dicembre 2007, con alcune correzioni laddove si siano verificate delle storture in fase di applicazione.

L'Amministrazione ci ha fornito i dati relativi ai fondi disponibili per l'art 67 del Contratto (incentivante, straordinari, progressioni orizzontali). Nel 2008 avremo una riduzione rispetto all'anno precedente di 204.000 euro, dei quali 96.000 per gli EP. Nel 2009 avremo una ulteriore decurtazione di 225.000 euro, di cui 142.000 per gli EP. Ed è già previsto un altro taglio anche per il 2010.

Contratto: Brunetta si è messo di traverso

Il 16 settembre - dopo ben 45 giorni dalla sottoscrizione dell’ipotesi di rinnovo contrattuale – l’ARAN ci ha riconvocati al tavolo per una modifica tecnica. In tale occasione abbiamo avuto diretta conoscenza dei numerosi rilievi avanzati dalla Funzione Pubblica e dei relativi chiarimenti richiesti.
Ma, come vuole ormai la "prassi" di questo dicastero, il nostro baldo ministro della Funzione Pubblica aveva già promosso l’attacco al Contratto dell’Università a mezzo stampa, tramite i giornali ed i giornalisti amici (Il sole 24 ore Italia Oggi & Co.)
Dopo 33 mesi di vacanza contrattuale, dopo un aggiornamento stipendiale ben al di sotto dell’inflazione, l'accusa è che l'accordo garantirebbe “promozioni automatiche” e “stabilizzazioni facili” per i lavoratori universitari. Niente di più falso, ahinoi !
L’accordo con l'errata corrige dovrebbe ora passare all’approvazione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 settembre (ed infine alla Corte dei Conti per la certificazione dei costi), ma ci sono fondati timori che governo e ministro siano tentati di bocciarlo, in particolare per le norme sui precari.
Quale che sia l’esito del Consiglio dei Ministri è chiaro che non possiamo accettare passivamente, dopo 33 mesi di attesa, né bocciature né ritardi. Come non accettiamo di essere additati a “fannulloni” da un governo e da un ministro che cercano fomentare contro di noi l’opinione pubblica per intimidirci e con tagli ai bilanci, agli organici, ai salari e ai diritti fondamentali dei lavoratori cercano di farci ingoiare lo smantellamento e la svendita dell’Università pubblica e dei nostri posti di lavoro alle Fondazioni private!
Se i confederali hanno rinunciato alla lotta per contrastare la devastazione del lavoro e dello stato sociale, noi invece rilanciamo la battaglia per la nostra dignità, i nostri diritti ed il salario. Perciò, aderiamo come comparto alle iniziative unitarie del sindacalismo di base italiano.

RdB CHIEDE DA SUBITO CHE LE AMMINISTRAZIONI PAGHINO A OTTOBRE ARRETRATI E AGGIORNAMENTI STIPENDIALI

RdB invita i lavoratori a partecipare alle assemblee d’ateneo e iniziative di protesta che RdB mette in campo:

SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE 2008

Con manifestazione nazionale a Roma
Per la dignità, i diritti e il salarioContro la precarietàContro lo smantellamento e la svendita dei servizi pubblici e dei suoi operatori

Passa dalla tua parte. Sostieni ed iscriviti a RdB !

lunedì 8 settembre 2008

Oggi contrattazione: si parla ancora di ordinanza


Questa mattina, 8 settembre, si tiene una seduta di contrattazione. Questo l'ordine del giorno:

1. Informazioni
2. Presentazione delle modifiche ed integrazioni alla struttura organizzativa dell’Ateneo;
3. Varie ed eventuali.

In merito alle modifiche dell'ordinanza riportiamo il nostro comunicato diffuso il 5 agosto scorso, a seguito della precedente riunione.
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Confronto Amministrazione-Sindacati sull'ordinanza

(Comunicato del 5 agosto scorso)



Nel corso della riunione di venerdì scorso le RdB hanno espresso il loro parere negativo sulla proposta di modifica di ordinanza avanzata dall'Amministrazione. Proposta nella quale prevalgono a nostro parere esigenze clientelari, piuttosto che di reale miglioramento della struttura organizzativa. Abbiamo inoltre confermato che la priorità va data alla chiusura delle "code" non risolte dell'ordinanza precedente. Abbiamo presentato un documento scritto nel quale si fa riferimento a diverse situazioni specifiche (CSAC, Segreterie studenti, Presidenze di Facoltà, Settore Comunicazione e Relazioni esterne, Servizio Master e formazione permanente, Settore Sicurezza, Valorizzazione portinerie, Declaratoria dei servizi).

Riportiamo la parte introduttiva del documento, che riepiloga il giudizio complessivo:

"Siamo in presenza di un processo che vede da un lato la riduzione progressiva delle risorse destinate agli Atenei così come di quelle destinabili al salario accessorio per il personale tecnico-amministrativo (incluse le indennità di responsabilità e di posizione), dall'altro la crescente competizione tra gli Atenei che richiede un processo di qualificazione di tutti i servizi valorizzando al meglio le risorse professionali disponibili.

Una revisione della struttura organizzativa anche parziale deve quindi innanzitutto quantificare le risorse finanziarie e verificarne la disponibilità. Inoltre deve essere tale da dare a tutto il personale il senso che si stanno effettivamente compiendo scelte utili all'Ateneo e fondate sull'effettivo riconoscimento di professionalità

Sia il primo che il secondo aspetto ci sembrano mancare nella proposta che ci è stata avanzata.


Per quanto riguarda le risorse ci sembra necessario valutare il costo di una nuova area dirigenziale, così come l'incidenza sul fondo del salario accessorio derivante dall'introduzione di nuovi settori e servizi e la loro incidenza.


Pertanto è opinione della scrivente O.S. che le modifiche proposte debbano essere attivate solo per le parti che costituiscono un completamento della precedente struttura organizzativa (ad es. lo CSAC) senza procedere all'istituzione di nuove aree dirigenziali o Settori fino a quando non si sarà proceduto ad una indagine complessiva sugli esiti dell'attuale assetto organizzativo e alle esigenze reali di sviluppo dell'Ateneo.


Si dovrebbe pertanto aprire una riflessione sull'efficacia di un assetto organizzativo che procede per continua gemmazione di nuove strutture, rendendo via via sempre più artificiosa e burocratica l'attribuzione delle responsabilità e delle competenze. Anche dal punto di vista del riconoscimento economico dell'impegno del personale questo meccanismo rischia di vanificare rapidamente ogni efficacia e credibilità, scontrandosi con crescenti limiti di bilancio.


Inoltre riteniamo prioritario procedere a chiudere alcune code della precedente ordinanza, per le quali abbiamo già chiesto una specifica discussione in sede di contrattazione (riconoscimento economico per le responsabilità individuate nelle strutture decentrate, ecc.)."

L'Amministrazione ha dovuto prendere atto che esiste una valutazione negativa della proposta da parte delle diverse organizzazioni sindacali (con la sola eccezione del CISAPUNI) e ha rinviato una risposta alle critiche e osservazioni rivoltele ad un successivo incontro.


Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

giovedì 4 settembre 2008

PERMESSI PER L’ASSISTENZA AGLI INVALIDI NEL MIRINO DI BRUNETTA:

“L’ultimo annuncio del Ministro Brunetta, che dichiara di voler mettere mano ai permessi per l’assistenza ai familiari invalidi, rappresenta un nuovo grave attacco ai diritti del lavoratori che respingiamo con sdegno”, dichiara Giuliano Greggi della direzione nazionale RdB-CUB P.I.

“Se è vero che i 3 giorni al mese di permesso retribuito consentiti dalla la Legge 104/92 sono una foglia di fico apposta da uno Stato che, non garantendo la dovuta assistenza, scarica sulle spalle delle famiglie l’onere di provvedere ad invalidi e disabili – prosegue Greggi – è inaccettabile la messa in discussione di questo diritto, nell’ambito di quella che appare come una vera e propria persecuzione dei lavoratori pubblici”.

“Privare i lavoratori di questi permessi, così come le pesanti penalizzazioni già comminate a chi si ammala, significa voler perseguire l’ obiettivo di smantellare lo Stato sociale”. Incalza Greggi: “A quando le sanzioni per quelle lavoratrici privilegiate che godono dei premessi di maternità?”.

“Ma il Ministro deve valutare con attenzione gli annunci ad effetto. E’ già emerso dalla stampa più accorta che il tanto sbandierato calo del 37% del presunto assenteismo nel Pubblico Impiego è stato calcolato su dati che riguardano solo 27 amministrazioni su 9.800, peraltro non individuate con i criteri statistici scientifici. La propaganda ideologica, dunque, ha le gambe corte. E la risposta dei lavoratori non tarderà a farsi sentire”, conclude il dirigente RdB-CUB P.I..

Roma, 28 agosto 2008