giovedì 14 maggio 2009

Ancora sulle progressioni orizzontali:l'accordo deve valere per tutti

Nell'ultima riunione di contrattazione l'Amministrazione ha dichiarato di aver attivato le procedure per le progressioni orizzontali per coloro che hanno maturato i due anni nella fascia economica attuale alla data del 1° gennaio 2009.

Manca però ancora una intesa complessiva finalizzata a garantire le progressioni in modo generalizzato. Per noi questo resta un obbiettivo irrinunciabile e in tal senso ci pronunceremo anche nella prossima riunione del Consiglio di Amministrazione che ha all'ordine del giorno l'approvazione del Conto Consuntivo.

Nella nostra bozza di piattaforma di contratto integrativo abbiamo avanzato diverse proposte ragionevoli e realistiche per raggiungere questo risultato. Soprattutto abbiamo avanzato proposte che consentano di salvagurdare contemporaneamente le altre voci del salario accessorio del personale, per evitare che quello che si guadagna da una parte si perda dall'altra.

Secondo RdB prima di procedere a progressioni parziali è necessario definire con chiarezza la disponibilità complessiva dei fondi in modo da garantire pari trattamento per tutti i dipendenti e per tutte le categorie. In questo senso mancano ancora risposte chiare da parte dell'Amministrazione.

Ordinanza: è l'ora della "serietà"? Meglio tardi che mai!

L'Amministrazione ha proceduto ad emanare le modifiche all'ordinanza della sede centrale già presentate in contrattazione e in Consiglio del Personale e che hanno ricevuto le critiche di quasi tutte le componenti sindacali.

Non possiamo che ribadire da parte nostra il giudizio negativo che abbiamo già espresso. E' stato dichiarato in contrattazione da parte dell'Amministrazione che adesso è ora di procedere ad una riorganizzazione "seria". Potremmo dire "meglio tardi che mai!", ma la realtà è che si sono persi anni per delineare un assetto organizzativo inadeguato alle esigenze dell'Ateneo e fortemente condizionato da logiche clientelari. C'è la volontà finalmente di cambiare strada? Se così fosse non potremmo che esserne contenti, ma come sempre contano i fatti e quelli giudicheremo.

I dirigenti come i "dieci piccoli indiani"?

Nella riunione di contrattazione è stata comunicata l'assunzione ad interim da parte del Direttore Amministrativo delle funzioni del Dirigente della Ricerca. Nel frattempo la funzione di Dirigente del personale è assunta ad interim dalla Dirigente degli affari generali e legali, e la funzione di Dirigente della ragioneria dal Dirigente alla Didattica. Nei giorni scorsi si è tenuta la riunione delle commissioni consigliari e abbiamo appreso che in momentanea assenza del Direttore Amministrativo, subentra il vice direttore che è anche dirigente alla didattica, ad interim alla Ragioneria, e sostituendo il Direttore, anche della Ricerca.
Non vorremmo essere irrispettosi, ma questa situazione ci ha fatto venire in mente "i dieci piccoli indiani" del famoso giallo di Agatha Christie. Ogni settimana ne "sparisce" uno. Nel frattempo l'Ateneo deve andare avanti senza una dirigenza nel pieno delle proprie funzioni. Che cosa si aspetta per mettere mano a questa situazione?

Tornano le pagelline


L'Amministrazione ha presentato una proposta per valutare i dipendenti ai quali sono assegnate delle funzioni o incarichi. La proposta comprende anche i Dirigenti e poi a scalare tutte la altre categorie. E' stato già notato che semra difficile che si possano applicare gli stessi criteri di valutazione ad un dirigente come ad un dipendente di categoria B che prende poche centinaia di euro.

Le RdB sono sempre state contrarie al sistema delle pagelline, che a noi sembra un meccanismo arcaico, inefficace e spesso solo clientelare di verifica dei dipendenti. E' vero che il contratto lo prevede in riferimento ad una quota dell'indennità di risultato (Dirigenti ed EP) o di posizione (D). Noi siamo, se sarà necessario, per introdurle solo dove strettamente previsto, riducendo al minimo ogni forma di discrezionalità dell'Amministrazione.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB)

giovedì 16 aprile 2009

Modello Contrattuale

COMUNICATO STAMPA

MODELLO CONTRATTUALE: UNA RIFORMA PER DARE AI PADRONI
UNA MANO PER USCIRE DALLA CRISI

Leonardi (CUB), sindacati di base e lavoratori si mobiliteranno per contrastarla


“La riforma del modello contrattuale è soprattutto un modo per dare ai padroni una mano per uscire dalla crisi”, afferma Pierpaolo Leonardi, Coordinatore Nazionale CUB. “Dall’accordo quadro scompare infatti ogni riferimento all’emergenza salariale e si parla solo di efficiente dinamica retributiva, che sottintende lo stretto rapporto con le necessità competitive delle aziende, mentre nell’ambito della contrattazione di secondo livello si rendono possibili deroghe in pejus sia per la parte salariale che normativa”.

“Ma rilanciare la crescita economica, lo sviluppo occupazionale e l’aumento della produttività sono gli stessi principi in nome dei quali nel ‘92/’93 sono stati siglati i famigerati accordi di luglio – sottolinea Leonardi - che hanno senz’altro raggiunto lo scopo di garantire benefici e profitti alle imprese, ma dai quali è partita la destrutturazione del potere contrattuale dei lavoratori”.

“Questo accordo – aggiunge Leonardi - vorrebbe inoltre mettere fine all’esistenza di un sindacato che si pone come scopo la difesa dei diritti dei lavoratori. Ne deriveranno nuove regole in materia di rappresentanza sindacale, con le quali si intende restringere il diritto sciopero nei servizi pubblici locali e far fuori qualunque possibilità di partecipazione democratica dei lavoratori nelle decisioni che li riguardano. Ai sindacati di base e ai lavoratori spetta ora mobilitarsi, non solo per respingere questa riforma, ma per impedire che essa trovi applicazione negli accordi di categoria, aziendale e territoriali”, conclude il dirigente CUB”.



Roma, 15 aprile 2009

lunedì 16 marzo 2009

La contrattazione del 4 marzo


Codice di tutela della dignità

Nella seduta di contrattazione collettiva del giorno 4 marzo era stato inserito all’ordine del giorno, al primo punto, la presentazione del “Codice di condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, delle studentesse e degli studenti dell’Università degli Studi di Parma”, frutto di un lavoro effettuato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ateneo.
E’ stato evidenziato come, pur apprezzando il lavoro svolto e il risultato che ne è scaturito, il documento proposto affronti la tutela dei lavoratori e degli studenti in riferimento alle molestie sessuali o al fenomeno del mobbing e non nella sua totalità.
Nel documento proposto la tutela dei lavoratori contro il mobbing viene così definita: “ quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri possono mettere alcune persone in una posizione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone (art.2, 2° comma lett.b D.Lgs. 215/03 e D.Lgs. 216/03) e ciò a causa della religione, dell’origine etnica, della disabilità, dell’orientamento sessuale, dell’età, del sesso”. Il non contemplare tra le cause di discriminazione “l’orientamento politico e/o sindacale del lavoratore” costituisce una lacuna che può essere facilmente colmata.
A questa proposta, sicuramente conforme allo spirito della legge e della Costituzione, è seguita da parte dell’Amministrazione una risposta insufficiente, tendente ad ammettere nel regolamento il rispetto dell’orientamento politico ma non di quello sindacale. Ciò in quanto - ci è stato detto - la tutela sindacale è già riconosciuta da norme apposite.
CREDIAMO INVECE CHE UN CODICE POSTO A TUTELA DELLA DIGNITA' DEI LAVORATORI DEBBA COMPRENDERE NECESSARIAMENTE ANCHE IL RISPETTO DEGLI ORIENTAMENTI SINDACALI DEI LAVORATORI.
In conclusione esprimiamo parere favorevole al testo presentato in quanto riteniamo che esso sia un primo passo, importante anche se non ancora completo, verso la definizione di un codice più complesso e articolato che costituisca un vero strumento di protezione del lavoratore contro ogni possibile violazione della sua dignità.

Formazione

Nel secondo punto della discussione sono state raccolte osservazioni riguardo alla formazione del personale. Le RdB hanno espresso notevoli perplessità sull’effettuazione e la distribuzione della formazione. Anche dai dati presentati si evidenzia come parte del personale abbia effettuato più corsi ed un altra parte, molto consistente, ne sia rimasta priva, con una evidente violazione del Contratto nazionale che impone all’Amministrazione l’obbligo di formazione esteso a tutto il personale tecnico e amministrativo, di ogni grado e qualifica.
Le RdB hanno inoltre rilevato come l’assenza di una preciso progetto di studio e di conoscenza del personale, delle competenze e della formazione già acquisite impedisca alla formazione di raggiungere lo scopo prefissato e anzi possa costituire uno spreco di risorse.
I costi possono essere ridotti limitando gli incarichi esterni al minimo indispensabile e utilizzando pienamente il personale docente dell’ateneo.
Abbiamo rilevato quanto sia assurdo che la formazione del personale sia poco organizzata e insufficiente proprio in un'Università, che è Ente di formazione per eccellenza.
Le RdB hanno chiesto che la parte dei fondi non utilizzati fino ad oggi ed ancora a disposizione del Settore Formazione venga impiegata per erogare da subito formazione a tutti i dipendenti che non ne abbiano effettuata negli ultimi due anni: questa è una priorità irrinunciabile.

Altre questioni

- Sul punto del rinnovo dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo nella commissione per gli interventi a carattere assistenziale non si è ancora potuto trovare un accordo in quanto la questione è stata posta in coda alla seduta.
- Alla fine della riunione su richiesta del nostro delegato Cesare Damaschi si è potuto chiarire un punto oscuro della nuova disciplina della assenza per malattia: l’obbligo del lavoratore è quello di segnalare subito la propria assenza dal posto si lavoro, la trasmissione del certificato medico deve essere sì “tempestiva”, ma compatibilmente con la situazione di salute o con le possibiltà del lavoratore ammalato.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB)

martedì 3 marzo 2009

Domani contrattazione: si parla ancora di formazione

In materia di formazione professionale l'obbiettivo primario di RdB è che essa sia garantita, in modo equilibrato, per tutti i dipendenti, così come prevede esplicitamente il Contratto nazionale.
Non ci sono stati forniti dati precisi, ma è probabile che almeno un terzo dei dipendenti non abbia mai partecipato a nessuna attività di formazione.
Noi proporremo quindi che sia garantita, a rotazione, almeno nell'arco di un biennio, a tutti i dipendenti la partecipazione a corsi di formazione adeguati.
Chiederemo inoltre che venga data priorità a coloro che negli ultimi tre anni non abbiano mai partecipato ad alcuna iniziativa di formazione.
Inoltre riteniamo che si debba dare la più ampia informazione ai dipendenti, tramite il sito web, su tutta l'attività di formazione accessibile, interna od esterna, al fine di consentirne l'eventuale partecipazione.
Infine pensiamo che si debba consentire l'accesso ai corsi di laurea dell'Università di Parma a tutti i dipendenti dell'Ateneo, con rimborso delle tasse, superando in questo caso il vincolo della laurea affine con l'attività svolta. Questa limitazione è infatti contraddittoria con il fatto che in sede di progressioni (orizzontali o verticali) la laurea venga considerata un valore aggiunto formativo a prescindere dall'affinità con il lavoro.
Questi obbiettivi, sono raggiungibili anche sul piano dei costi, considerato che nel 2008 sono stati spesi solo i due terzi dei fondi disponibili a bilancio, con un residuo di circa 50.000 euro.
Altre richieste all'Amministrazione
Le RdB solleciteranno all'Amministrazione il pagamento del fondo incentivante 2008 entro il corrente mese di marzo. Ricordiamo infatti che l'accordo-ponte relativo all'anno scorso è stato sottoscritto rapidamente proprio al fine di consentire quanto prima i pagamenti dovuti ai dipendenti.
In merito all'invio del certificato medico in caso di assenza per malattia, diversi colleghi ci hanno fatto presente la difficoltà di rispettare quanto previsto dalla recente circolare che ne richiede la trasmissione via fax. Si chiederà all'Amministrazione di considerare la possibilità di utilizzare diverse modalità di comunicazione.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB)

Per comunicazioni o richieste di chiarimenti si ricorda di utilizzare i seguenti indirizzi mail: franco.ferrari@unipr.it , francesco.covino@unipr.it, cesare.damaschi@unipr.it

venerdì 27 febbraio 2009

Contrattazione integrativa il 4 marzo

La riunione per la contrattazione integrativa è fissata per il giorno 4 marzo p.v. alle ore 11,00

ORDINE DEL GIORNO

Informazioni

- Presentazione del Codice etico
- Approfondimento sulla programmazione della formazione universitaria
- Rinnovo commissione interventi a carattere assistenziale (scaduta il 31/12/08)
- Varie ed eventuali

giovedì 19 febbraio 2009

Regolamento Mobilità Interna:Si poteva fare un passo avanti, se ne sono fatti due indietro

Nella seduta di contrattazione del 16 febbraio 2009 si è arrivati alla votazione sull'Accordo di Contrattazione Integrativa sui criteri generali per la mobilità d'ufficio operata dall'Amministrazione e per la mobilità a domanda.

Il confronto si è basato su una proposta di regolamento da parte dell'Amministrazione che, a parere di RdB, è peggiorativa del contratto nazionale e per qualche aspetto anche del precedente Regolamento di Ateneo.

Lo spirito giurisprudenziale è sempre stato quello di riconoscere come "sede" il luogo fisico di lavoro. Nel nostro caso l'Amministrazione ha voluto specificare che sede è da intendersi come "articolazione organizzativa dell'Ateneo intesa come Area, Centro, Dipartimento"; a questa prima enunciazione che già apriva una voragine di discrezionalità alla parte pubblica permettendo ad esempio ad un dipendente di essere spostato dalla Biblioteca di Storia a quella di Farmacia senza alcuna tutela e senza necessitare di alcuna motivazione, si è aggiunta nella seduta di lunedì questa frase "Le parti intendono come diversa sede anche quella all'interno dell 'Area, nel caso di mobilità tra settori che si configurano con attività non affini".

Questa frase sembrerebbe porre vincoli alla parte pubblica mentre ad un esame più attento si rivela del tutto priva di significato pratico. Non è in alcun modo chiarita la nozione di "Attività affine" per cui potremo avere spostamenti di dipendenti non considerati come trasferimenti e quindi svincolati da ogni tutela, solo sulla base di un giudizio di attività affine non contestabile e non impugnabile.

Nella parte che riguarda la mobilità su domanda sono state aggiunte enunciazioni del tutto pleonastiche mentre resta salva la possibilità dell'Amministrazione di distribuire incarichi, di fatto, a propria totale discrezionalità. Su questo punto l'Amministrazione ha rifiutato la nostra proposta di riprendere esattamente quanto previsto dal Contratto Nazionale secondo il quale ogni posto che si renda disponibile per cessazione, trasferimento di personale o organizzazione di nuovi uffici venga sottoposto a selezione.

L'esperienza dei trasferimenti d'ufficio tentati dall'Amministrazione qualche mese fa e poi ritirati perché in contrasto con le norme contrattuali avrebbe dovuto consigliare a tutti una maggiore attenzione.

Purtroppo la Parte Pubblica non sempre ha dimostrato di essere all'altezza del proprio compito di tutela del patrimonio anche professionale dei propri dipendenti, ma ha anzi allargato a dismisura la propria discrezionalità per effettuare scelte chiaramente punitive. Il nuovo accordo consente, di fatto all'Amministrazione, di proseguire sulla stessa strada.

E' evidente il rischio di aprire nuovi contenziosi fra i dipendenti e l'Amministrazione su tutta la materia della mobilità interna, con il rischio concreto di paralizzare anche quegli interventi utili a migliorare l'efficacia complessiva dell'attività dell'Ateneo e alla valorizzazione del personale.

Risulta quindi incoerente, a nostro parere, la decisione di altri rappresentanti sindacali di sottoscrivere un accordo che in sostanza non ha accolto nessuna delle richieste fatte dalle rappresentanze sindacali stesse, ma ha solamente riproposto le posizioni dell'Amministrazione modificando solo nella forma e mai nella sostanza il contenuto dell'Accordo stesso.

Le RdB, dopo aver dimostrato la più ampia disponibilità ad una ricerca di un compromesso utile a tutti, hanno pertanto deciso di non sottoscrivere il testo presentato, e continueranno in ogni forma a tutelare i lavoratori.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

venerdì 30 gennaio 2009

Prosegue la discussione sulla mobilità interna

Si è tenuta martedì scorso, 27 gennaio, una riunione straordinaria di contrattazione dedicata ad affrontare la revisione delle regole sulla mobilità interna del nostro Ateneo, che vanno necessariamente modificate alla luce del Contratto nazionale.

L'attuale Regolamento è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione, con il parere contrario di RdB, ed è di fatto non più applicabile dopo l'entrata in vigore, nell'ottobre scorso, del Contratto nazionale. In particolare va rivista tutta la materia del trasferimento d'ufficio, ma anche le norme relative alla mobilità volontaria devono essere "accordate" alla normativa nazionale.

La discussione in corso dovrebbe consentire di arrivare a stabilire regole che consentano sia una migliore tutela dei dipendenti da possibili iniziative punitive da parte dell'Amministrazione, come quelle che abbiamo riscontrato nei mesi scorsi, che una maggiore trasparenza nella copertura dei posti che si liberano per cessazione, trasferimento, riorganizzazione dei servizi, ecc.

Partendo dalle diverse proposte avanzate in contrattazione, le RdB hanno dato la propria disponibilità alla realizzazione di una proposta unitaria delle organizzazioni sindacali che contenga i seguenti principi:

1) l'eventuale nuovo Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione assuma inderogabilmente quanto previsto dalla contrattazione.
2) si introduca l'utilizzo del bando e della selezione come strumenti normali di copertura dei posti e degli incarichi di responsabilità.
3) si dia una definizione di "sede" oggetto del trasferimento più delimitata possibile (la proposta dell'Amministrazione prevede che vi sia "trasferimento" solo tra Aree, il che lascerebbe ampio margine di discrezionalità all'Amministrazione stessa)
4) siano definiti i casi nei quali sia possibile il ricorso alla mobilità d'ufficio.
5) in caso di trasferimento d'ufficio sia garantita la massima possibilità di tutela del dipendente interessato.

Il confronto proseguirà il 4 febbraio prossimo.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

lunedì 19 gennaio 2009

La contrattazione del 14 gennaio:Mobilità interna, Telelavoro, Fondi per il salario integrativo


Fondi per il salario integrativo

E' stata fornita ai sindacati la tabella predisposta dai Revisori dei Conti con l'ammontare della disponibilità per il salario accessorio per l'anno 2009. Al conteggio è stato applicato il taglio del 10% deciso dal Governo, solo parzialmente recuperato dalla somma che il Contratto nazionale ha destinato alla contrattazione integrativa. Siamo quindi ad un totale per il salario accessorio (che comprende le varie voci dell'incentivante, ma anche gli straordinari e una quota per le progressioni orizzontali) ad una cifra inferiore a quella del 2004. Considerata l'inflazione siamo in presenza di un taglio del valore reale di almeno il 20%.

Bilancio di previsione 2009

Ci è stata consegnata la tabella relativa alle spese destinate al personale tecnico-amministrativo, contenute nel bilancio di previsione 2009, approvato a dicembre dal Consiglio di Amministrazione. La voce stipendi prevede un incremento di 209.000 euro, mentre la voce competenze accessorie prevede un taglio di 127.000 euro. Restano invariati i fondi relativi al buono-pasto, agli interventi assistenziali al personale e alla formazione. Vengono tolti i 50.000 euro che il bilancio 2008 destinava agli incentivi per progettazioni al personale del Settore Tecnico.

Affidamento di incarichi e funzioni

Ci sono state comunicati alcuni affidamenti di incarichi (maggiori dettagli li trovate sul nostro blog). In questa come in numerose precedenti occasioni, abbiamo fatto presente la necessità di una maggiore chiarezza e trasparenza nella gestione degli incarichi al fine di garantire pari opportunità a tutto il personale.

Lavoro straordinario

Ci è stata consegnata copia del provvedimento rettorale con il quale si è provveduto ad assegnare un'ulteriore dotazione alle strutture che ne hanno inoltrato richiesta motivata.

Telelavoro

La Commissione Pari Opportunità ha accolto alcuni suggerimenti avanzati da RdB per consentire un più ampio accesso al telelavoro ai colleghi che abbiano dimostrate e rilevanti esigenze di conciliazione tra vita personale e lavoro. La precedente seduta di contrattazione aveva confermato la volontà di procedere rapidamente con l'attivazione del progetto che mantiene carattere sperimentale. Era stato concordato che le organizzazioni sindacali avevano la possibilità entro tempi brevi di segnalare al Comitato proposte di modifica. Le RdB sono state l'unica organizzazione sindacale che ha utilizzato questa opportunità. In particolare è stata accolta la nostra proposta di considerare i requisiti indicati dal progetto per l'accesso al telelavoro, come "prioritari" e non come "indispensabili". Questo consente un più ampio accesso, fatte salve le priorità indicate dal CPO. (Tutta la documentazione sul nostro blog).

Mobilità interna

Si è avviata la discussione sui criteri per la mobilità di ufficio e volontaria che dovranno essere rivisti sulla base del contratto nazionale. L'Amministrazione ha presentato una proposta, così come un'altra proposta è stata presentata dal CISAL. Le RdB hanno riaffermato l'obbiettivo di rivedere la mobilità di ufficio per fornire maggiori garanzie al personale. Garanzie tanto più necessarie alla luce dell'uso punitivo che l'Amministrazione ha tentato di fare dell'attuale Regolamento nei mesi scorsi. Per quanto riguarda la mobilità volontaria è necessario garantire una maggiore informazione sui posti che si rendono disponibili, come peraltro prevede lo stesso contratto nazionale. Nei prossimi giorni presenteremo una valutazione più dettagliata dei documenti presentati e delle nostre proposte di accordo sulla mobilità interna. Una riunione specifica su questo tema si terrà il prossimo 27 gennaio.