giovedì 14 maggio 2009

Ancora sulle progressioni orizzontali:l'accordo deve valere per tutti

Nell'ultima riunione di contrattazione l'Amministrazione ha dichiarato di aver attivato le procedure per le progressioni orizzontali per coloro che hanno maturato i due anni nella fascia economica attuale alla data del 1° gennaio 2009.

Manca però ancora una intesa complessiva finalizzata a garantire le progressioni in modo generalizzato. Per noi questo resta un obbiettivo irrinunciabile e in tal senso ci pronunceremo anche nella prossima riunione del Consiglio di Amministrazione che ha all'ordine del giorno l'approvazione del Conto Consuntivo.

Nella nostra bozza di piattaforma di contratto integrativo abbiamo avanzato diverse proposte ragionevoli e realistiche per raggiungere questo risultato. Soprattutto abbiamo avanzato proposte che consentano di salvagurdare contemporaneamente le altre voci del salario accessorio del personale, per evitare che quello che si guadagna da una parte si perda dall'altra.

Secondo RdB prima di procedere a progressioni parziali è necessario definire con chiarezza la disponibilità complessiva dei fondi in modo da garantire pari trattamento per tutti i dipendenti e per tutte le categorie. In questo senso mancano ancora risposte chiare da parte dell'Amministrazione.

Ordinanza: è l'ora della "serietà"? Meglio tardi che mai!

L'Amministrazione ha proceduto ad emanare le modifiche all'ordinanza della sede centrale già presentate in contrattazione e in Consiglio del Personale e che hanno ricevuto le critiche di quasi tutte le componenti sindacali.

Non possiamo che ribadire da parte nostra il giudizio negativo che abbiamo già espresso. E' stato dichiarato in contrattazione da parte dell'Amministrazione che adesso è ora di procedere ad una riorganizzazione "seria". Potremmo dire "meglio tardi che mai!", ma la realtà è che si sono persi anni per delineare un assetto organizzativo inadeguato alle esigenze dell'Ateneo e fortemente condizionato da logiche clientelari. C'è la volontà finalmente di cambiare strada? Se così fosse non potremmo che esserne contenti, ma come sempre contano i fatti e quelli giudicheremo.

I dirigenti come i "dieci piccoli indiani"?

Nella riunione di contrattazione è stata comunicata l'assunzione ad interim da parte del Direttore Amministrativo delle funzioni del Dirigente della Ricerca. Nel frattempo la funzione di Dirigente del personale è assunta ad interim dalla Dirigente degli affari generali e legali, e la funzione di Dirigente della ragioneria dal Dirigente alla Didattica. Nei giorni scorsi si è tenuta la riunione delle commissioni consigliari e abbiamo appreso che in momentanea assenza del Direttore Amministrativo, subentra il vice direttore che è anche dirigente alla didattica, ad interim alla Ragioneria, e sostituendo il Direttore, anche della Ricerca.
Non vorremmo essere irrispettosi, ma questa situazione ci ha fatto venire in mente "i dieci piccoli indiani" del famoso giallo di Agatha Christie. Ogni settimana ne "sparisce" uno. Nel frattempo l'Ateneo deve andare avanti senza una dirigenza nel pieno delle proprie funzioni. Che cosa si aspetta per mettere mano a questa situazione?

Tornano le pagelline


L'Amministrazione ha presentato una proposta per valutare i dipendenti ai quali sono assegnate delle funzioni o incarichi. La proposta comprende anche i Dirigenti e poi a scalare tutte la altre categorie. E' stato già notato che semra difficile che si possano applicare gli stessi criteri di valutazione ad un dirigente come ad un dipendente di categoria B che prende poche centinaia di euro.

Le RdB sono sempre state contrarie al sistema delle pagelline, che a noi sembra un meccanismo arcaico, inefficace e spesso solo clientelare di verifica dei dipendenti. E' vero che il contratto lo prevede in riferimento ad una quota dell'indennità di risultato (Dirigenti ed EP) o di posizione (D). Noi siamo, se sarà necessario, per introdurle solo dove strettamente previsto, riducendo al minimo ogni forma di discrezionalità dell'Amministrazione.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB)

giovedì 16 aprile 2009

Modello Contrattuale

COMUNICATO STAMPA

MODELLO CONTRATTUALE: UNA RIFORMA PER DARE AI PADRONI
UNA MANO PER USCIRE DALLA CRISI

Leonardi (CUB), sindacati di base e lavoratori si mobiliteranno per contrastarla


“La riforma del modello contrattuale è soprattutto un modo per dare ai padroni una mano per uscire dalla crisi”, afferma Pierpaolo Leonardi, Coordinatore Nazionale CUB. “Dall’accordo quadro scompare infatti ogni riferimento all’emergenza salariale e si parla solo di efficiente dinamica retributiva, che sottintende lo stretto rapporto con le necessità competitive delle aziende, mentre nell’ambito della contrattazione di secondo livello si rendono possibili deroghe in pejus sia per la parte salariale che normativa”.

“Ma rilanciare la crescita economica, lo sviluppo occupazionale e l’aumento della produttività sono gli stessi principi in nome dei quali nel ‘92/’93 sono stati siglati i famigerati accordi di luglio – sottolinea Leonardi - che hanno senz’altro raggiunto lo scopo di garantire benefici e profitti alle imprese, ma dai quali è partita la destrutturazione del potere contrattuale dei lavoratori”.

“Questo accordo – aggiunge Leonardi - vorrebbe inoltre mettere fine all’esistenza di un sindacato che si pone come scopo la difesa dei diritti dei lavoratori. Ne deriveranno nuove regole in materia di rappresentanza sindacale, con le quali si intende restringere il diritto sciopero nei servizi pubblici locali e far fuori qualunque possibilità di partecipazione democratica dei lavoratori nelle decisioni che li riguardano. Ai sindacati di base e ai lavoratori spetta ora mobilitarsi, non solo per respingere questa riforma, ma per impedire che essa trovi applicazione negli accordi di categoria, aziendale e territoriali”, conclude il dirigente CUB”.



Roma, 15 aprile 2009

lunedì 16 marzo 2009

La contrattazione del 4 marzo


Codice di tutela della dignità

Nella seduta di contrattazione collettiva del giorno 4 marzo era stato inserito all’ordine del giorno, al primo punto, la presentazione del “Codice di condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, delle studentesse e degli studenti dell’Università degli Studi di Parma”, frutto di un lavoro effettuato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ateneo.
E’ stato evidenziato come, pur apprezzando il lavoro svolto e il risultato che ne è scaturito, il documento proposto affronti la tutela dei lavoratori e degli studenti in riferimento alle molestie sessuali o al fenomeno del mobbing e non nella sua totalità.
Nel documento proposto la tutela dei lavoratori contro il mobbing viene così definita: “ quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri possono mettere alcune persone in una posizione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone (art.2, 2° comma lett.b D.Lgs. 215/03 e D.Lgs. 216/03) e ciò a causa della religione, dell’origine etnica, della disabilità, dell’orientamento sessuale, dell’età, del sesso”. Il non contemplare tra le cause di discriminazione “l’orientamento politico e/o sindacale del lavoratore” costituisce una lacuna che può essere facilmente colmata.
A questa proposta, sicuramente conforme allo spirito della legge e della Costituzione, è seguita da parte dell’Amministrazione una risposta insufficiente, tendente ad ammettere nel regolamento il rispetto dell’orientamento politico ma non di quello sindacale. Ciò in quanto - ci è stato detto - la tutela sindacale è già riconosciuta da norme apposite.
CREDIAMO INVECE CHE UN CODICE POSTO A TUTELA DELLA DIGNITA' DEI LAVORATORI DEBBA COMPRENDERE NECESSARIAMENTE ANCHE IL RISPETTO DEGLI ORIENTAMENTI SINDACALI DEI LAVORATORI.
In conclusione esprimiamo parere favorevole al testo presentato in quanto riteniamo che esso sia un primo passo, importante anche se non ancora completo, verso la definizione di un codice più complesso e articolato che costituisca un vero strumento di protezione del lavoratore contro ogni possibile violazione della sua dignità.

Formazione

Nel secondo punto della discussione sono state raccolte osservazioni riguardo alla formazione del personale. Le RdB hanno espresso notevoli perplessità sull’effettuazione e la distribuzione della formazione. Anche dai dati presentati si evidenzia come parte del personale abbia effettuato più corsi ed un altra parte, molto consistente, ne sia rimasta priva, con una evidente violazione del Contratto nazionale che impone all’Amministrazione l’obbligo di formazione esteso a tutto il personale tecnico e amministrativo, di ogni grado e qualifica.
Le RdB hanno inoltre rilevato come l’assenza di una preciso progetto di studio e di conoscenza del personale, delle competenze e della formazione già acquisite impedisca alla formazione di raggiungere lo scopo prefissato e anzi possa costituire uno spreco di risorse.
I costi possono essere ridotti limitando gli incarichi esterni al minimo indispensabile e utilizzando pienamente il personale docente dell’ateneo.
Abbiamo rilevato quanto sia assurdo che la formazione del personale sia poco organizzata e insufficiente proprio in un'Università, che è Ente di formazione per eccellenza.
Le RdB hanno chiesto che la parte dei fondi non utilizzati fino ad oggi ed ancora a disposizione del Settore Formazione venga impiegata per erogare da subito formazione a tutti i dipendenti che non ne abbiano effettuata negli ultimi due anni: questa è una priorità irrinunciabile.

Altre questioni

- Sul punto del rinnovo dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo nella commissione per gli interventi a carattere assistenziale non si è ancora potuto trovare un accordo in quanto la questione è stata posta in coda alla seduta.
- Alla fine della riunione su richiesta del nostro delegato Cesare Damaschi si è potuto chiarire un punto oscuro della nuova disciplina della assenza per malattia: l’obbligo del lavoratore è quello di segnalare subito la propria assenza dal posto si lavoro, la trasmissione del certificato medico deve essere sì “tempestiva”, ma compatibilmente con la situazione di salute o con le possibiltà del lavoratore ammalato.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB)

martedì 3 marzo 2009

Domani contrattazione: si parla ancora di formazione

In materia di formazione professionale l'obbiettivo primario di RdB è che essa sia garantita, in modo equilibrato, per tutti i dipendenti, così come prevede esplicitamente il Contratto nazionale.
Non ci sono stati forniti dati precisi, ma è probabile che almeno un terzo dei dipendenti non abbia mai partecipato a nessuna attività di formazione.
Noi proporremo quindi che sia garantita, a rotazione, almeno nell'arco di un biennio, a tutti i dipendenti la partecipazione a corsi di formazione adeguati.
Chiederemo inoltre che venga data priorità a coloro che negli ultimi tre anni non abbiano mai partecipato ad alcuna iniziativa di formazione.
Inoltre riteniamo che si debba dare la più ampia informazione ai dipendenti, tramite il sito web, su tutta l'attività di formazione accessibile, interna od esterna, al fine di consentirne l'eventuale partecipazione.
Infine pensiamo che si debba consentire l'accesso ai corsi di laurea dell'Università di Parma a tutti i dipendenti dell'Ateneo, con rimborso delle tasse, superando in questo caso il vincolo della laurea affine con l'attività svolta. Questa limitazione è infatti contraddittoria con il fatto che in sede di progressioni (orizzontali o verticali) la laurea venga considerata un valore aggiunto formativo a prescindere dall'affinità con il lavoro.
Questi obbiettivi, sono raggiungibili anche sul piano dei costi, considerato che nel 2008 sono stati spesi solo i due terzi dei fondi disponibili a bilancio, con un residuo di circa 50.000 euro.
Altre richieste all'Amministrazione
Le RdB solleciteranno all'Amministrazione il pagamento del fondo incentivante 2008 entro il corrente mese di marzo. Ricordiamo infatti che l'accordo-ponte relativo all'anno scorso è stato sottoscritto rapidamente proprio al fine di consentire quanto prima i pagamenti dovuti ai dipendenti.
In merito all'invio del certificato medico in caso di assenza per malattia, diversi colleghi ci hanno fatto presente la difficoltà di rispettare quanto previsto dalla recente circolare che ne richiede la trasmissione via fax. Si chiederà all'Amministrazione di considerare la possibilità di utilizzare diverse modalità di comunicazione.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB)

Per comunicazioni o richieste di chiarimenti si ricorda di utilizzare i seguenti indirizzi mail: franco.ferrari@unipr.it , francesco.covino@unipr.it, cesare.damaschi@unipr.it

venerdì 27 febbraio 2009

Contrattazione integrativa il 4 marzo

La riunione per la contrattazione integrativa è fissata per il giorno 4 marzo p.v. alle ore 11,00

ORDINE DEL GIORNO

Informazioni

- Presentazione del Codice etico
- Approfondimento sulla programmazione della formazione universitaria
- Rinnovo commissione interventi a carattere assistenziale (scaduta il 31/12/08)
- Varie ed eventuali

giovedì 19 febbraio 2009

Regolamento Mobilità Interna:Si poteva fare un passo avanti, se ne sono fatti due indietro

Nella seduta di contrattazione del 16 febbraio 2009 si è arrivati alla votazione sull'Accordo di Contrattazione Integrativa sui criteri generali per la mobilità d'ufficio operata dall'Amministrazione e per la mobilità a domanda.

Il confronto si è basato su una proposta di regolamento da parte dell'Amministrazione che, a parere di RdB, è peggiorativa del contratto nazionale e per qualche aspetto anche del precedente Regolamento di Ateneo.

Lo spirito giurisprudenziale è sempre stato quello di riconoscere come "sede" il luogo fisico di lavoro. Nel nostro caso l'Amministrazione ha voluto specificare che sede è da intendersi come "articolazione organizzativa dell'Ateneo intesa come Area, Centro, Dipartimento"; a questa prima enunciazione che già apriva una voragine di discrezionalità alla parte pubblica permettendo ad esempio ad un dipendente di essere spostato dalla Biblioteca di Storia a quella di Farmacia senza alcuna tutela e senza necessitare di alcuna motivazione, si è aggiunta nella seduta di lunedì questa frase "Le parti intendono come diversa sede anche quella all'interno dell 'Area, nel caso di mobilità tra settori che si configurano con attività non affini".

Questa frase sembrerebbe porre vincoli alla parte pubblica mentre ad un esame più attento si rivela del tutto priva di significato pratico. Non è in alcun modo chiarita la nozione di "Attività affine" per cui potremo avere spostamenti di dipendenti non considerati come trasferimenti e quindi svincolati da ogni tutela, solo sulla base di un giudizio di attività affine non contestabile e non impugnabile.

Nella parte che riguarda la mobilità su domanda sono state aggiunte enunciazioni del tutto pleonastiche mentre resta salva la possibilità dell'Amministrazione di distribuire incarichi, di fatto, a propria totale discrezionalità. Su questo punto l'Amministrazione ha rifiutato la nostra proposta di riprendere esattamente quanto previsto dal Contratto Nazionale secondo il quale ogni posto che si renda disponibile per cessazione, trasferimento di personale o organizzazione di nuovi uffici venga sottoposto a selezione.

L'esperienza dei trasferimenti d'ufficio tentati dall'Amministrazione qualche mese fa e poi ritirati perché in contrasto con le norme contrattuali avrebbe dovuto consigliare a tutti una maggiore attenzione.

Purtroppo la Parte Pubblica non sempre ha dimostrato di essere all'altezza del proprio compito di tutela del patrimonio anche professionale dei propri dipendenti, ma ha anzi allargato a dismisura la propria discrezionalità per effettuare scelte chiaramente punitive. Il nuovo accordo consente, di fatto all'Amministrazione, di proseguire sulla stessa strada.

E' evidente il rischio di aprire nuovi contenziosi fra i dipendenti e l'Amministrazione su tutta la materia della mobilità interna, con il rischio concreto di paralizzare anche quegli interventi utili a migliorare l'efficacia complessiva dell'attività dell'Ateneo e alla valorizzazione del personale.

Risulta quindi incoerente, a nostro parere, la decisione di altri rappresentanti sindacali di sottoscrivere un accordo che in sostanza non ha accolto nessuna delle richieste fatte dalle rappresentanze sindacali stesse, ma ha solamente riproposto le posizioni dell'Amministrazione modificando solo nella forma e mai nella sostanza il contenuto dell'Accordo stesso.

Le RdB, dopo aver dimostrato la più ampia disponibilità ad una ricerca di un compromesso utile a tutti, hanno pertanto deciso di non sottoscrivere il testo presentato, e continueranno in ogni forma a tutelare i lavoratori.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

venerdì 30 gennaio 2009

Prosegue la discussione sulla mobilità interna

Si è tenuta martedì scorso, 27 gennaio, una riunione straordinaria di contrattazione dedicata ad affrontare la revisione delle regole sulla mobilità interna del nostro Ateneo, che vanno necessariamente modificate alla luce del Contratto nazionale.

L'attuale Regolamento è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione, con il parere contrario di RdB, ed è di fatto non più applicabile dopo l'entrata in vigore, nell'ottobre scorso, del Contratto nazionale. In particolare va rivista tutta la materia del trasferimento d'ufficio, ma anche le norme relative alla mobilità volontaria devono essere "accordate" alla normativa nazionale.

La discussione in corso dovrebbe consentire di arrivare a stabilire regole che consentano sia una migliore tutela dei dipendenti da possibili iniziative punitive da parte dell'Amministrazione, come quelle che abbiamo riscontrato nei mesi scorsi, che una maggiore trasparenza nella copertura dei posti che si liberano per cessazione, trasferimento, riorganizzazione dei servizi, ecc.

Partendo dalle diverse proposte avanzate in contrattazione, le RdB hanno dato la propria disponibilità alla realizzazione di una proposta unitaria delle organizzazioni sindacali che contenga i seguenti principi:

1) l'eventuale nuovo Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione assuma inderogabilmente quanto previsto dalla contrattazione.
2) si introduca l'utilizzo del bando e della selezione come strumenti normali di copertura dei posti e degli incarichi di responsabilità.
3) si dia una definizione di "sede" oggetto del trasferimento più delimitata possibile (la proposta dell'Amministrazione prevede che vi sia "trasferimento" solo tra Aree, il che lascerebbe ampio margine di discrezionalità all'Amministrazione stessa)
4) siano definiti i casi nei quali sia possibile il ricorso alla mobilità d'ufficio.
5) in caso di trasferimento d'ufficio sia garantita la massima possibilità di tutela del dipendente interessato.

Il confronto proseguirà il 4 febbraio prossimo.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

lunedì 19 gennaio 2009

La contrattazione del 14 gennaio:Mobilità interna, Telelavoro, Fondi per il salario integrativo


Fondi per il salario integrativo

E' stata fornita ai sindacati la tabella predisposta dai Revisori dei Conti con l'ammontare della disponibilità per il salario accessorio per l'anno 2009. Al conteggio è stato applicato il taglio del 10% deciso dal Governo, solo parzialmente recuperato dalla somma che il Contratto nazionale ha destinato alla contrattazione integrativa. Siamo quindi ad un totale per il salario accessorio (che comprende le varie voci dell'incentivante, ma anche gli straordinari e una quota per le progressioni orizzontali) ad una cifra inferiore a quella del 2004. Considerata l'inflazione siamo in presenza di un taglio del valore reale di almeno il 20%.

Bilancio di previsione 2009

Ci è stata consegnata la tabella relativa alle spese destinate al personale tecnico-amministrativo, contenute nel bilancio di previsione 2009, approvato a dicembre dal Consiglio di Amministrazione. La voce stipendi prevede un incremento di 209.000 euro, mentre la voce competenze accessorie prevede un taglio di 127.000 euro. Restano invariati i fondi relativi al buono-pasto, agli interventi assistenziali al personale e alla formazione. Vengono tolti i 50.000 euro che il bilancio 2008 destinava agli incentivi per progettazioni al personale del Settore Tecnico.

Affidamento di incarichi e funzioni

Ci sono state comunicati alcuni affidamenti di incarichi (maggiori dettagli li trovate sul nostro blog). In questa come in numerose precedenti occasioni, abbiamo fatto presente la necessità di una maggiore chiarezza e trasparenza nella gestione degli incarichi al fine di garantire pari opportunità a tutto il personale.

Lavoro straordinario

Ci è stata consegnata copia del provvedimento rettorale con il quale si è provveduto ad assegnare un'ulteriore dotazione alle strutture che ne hanno inoltrato richiesta motivata.

Telelavoro

La Commissione Pari Opportunità ha accolto alcuni suggerimenti avanzati da RdB per consentire un più ampio accesso al telelavoro ai colleghi che abbiano dimostrate e rilevanti esigenze di conciliazione tra vita personale e lavoro. La precedente seduta di contrattazione aveva confermato la volontà di procedere rapidamente con l'attivazione del progetto che mantiene carattere sperimentale. Era stato concordato che le organizzazioni sindacali avevano la possibilità entro tempi brevi di segnalare al Comitato proposte di modifica. Le RdB sono state l'unica organizzazione sindacale che ha utilizzato questa opportunità. In particolare è stata accolta la nostra proposta di considerare i requisiti indicati dal progetto per l'accesso al telelavoro, come "prioritari" e non come "indispensabili". Questo consente un più ampio accesso, fatte salve le priorità indicate dal CPO. (Tutta la documentazione sul nostro blog).

Mobilità interna

Si è avviata la discussione sui criteri per la mobilità di ufficio e volontaria che dovranno essere rivisti sulla base del contratto nazionale. L'Amministrazione ha presentato una proposta, così come un'altra proposta è stata presentata dal CISAL. Le RdB hanno riaffermato l'obbiettivo di rivedere la mobilità di ufficio per fornire maggiori garanzie al personale. Garanzie tanto più necessarie alla luce dell'uso punitivo che l'Amministrazione ha tentato di fare dell'attuale Regolamento nei mesi scorsi. Per quanto riguarda la mobilità volontaria è necessario garantire una maggiore informazione sui posti che si rendono disponibili, come peraltro prevede lo stesso contratto nazionale. Nei prossimi giorni presenteremo una valutazione più dettagliata dei documenti presentati e delle nostre proposte di accordo sulla mobilità interna. Una riunione specifica su questo tema si terrà il prossimo 27 gennaio.

giovedì 15 gennaio 2009

Telelavoro: il Comitato Pari Opportunità ha accolto alcuni suggerimenti proposti da RdB

Oggetto: Progetto di Telelavoro

In riferimento alle osservazioni sul Progetto di Telelavoro inviate dal Coordinatore RDB Sig. Franco Ferrari in data 17 dicembre 2008, il Comitato Pari Opportunità, riunitosi in data 18 dicembre 2008 (si allega verbale), dopo ampia discussione ha deciso all’unanimità di apportare al documento sul Progetto Telelavoro le seguenti modifiche:

L’ ART. 5 del documento “Conciliazione tra vita professionale e vita famigliare - Azione positiva: Telelavorando. Criteri di accesso al telelavoro”, viene così modificato:

1. “requisiti indispensabili” viene sostituito con “requisiti prioritari”

2. Si aggiunge: “In caso di richieste superiori al numero delle posizioni, l’Amministrazione utilizzerà i criteri di scelta come da Art.4, Comma 3 della legge 16 giugno 1998, N191 (Accordo Quadro Nazionale sul telelavoro nelle pubbliche amministrazioni).

E’ stata infine valutata dal Comitato la situazione di quei lavoratori che, pur essendo in possesso dei requisiti soggettivi per accedere al progetto di telelavoro, svolgendo un’ attività non telelavorabile, di fatto ne verrebbero esclusi. Per venire incontro a questi dipendenti con particolari problemi di conciliazione, si propone che l’amministrazione individui per il futuro idonee soluzioni di mobilità interna finalizzate a consentire loro di potere accedere al progetto stesso.

Confidando che il progetto di “Azione positiva: Telelavorando” possa essere attivato in tempi brevi, si porgono cordali saluti.

La Presidente
Fiammetta Mamoli


Allegato: Verbale riunione CPO
VERBALE DEL 18 DICEMBRE 2008

Il giorno 18 dicembre 2008, alle ore 11,00, si riunisce, presso la sede assegnata, in Piazzale Barezzi 3, il Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Parma, con il seguente ordine del giorno:

1) Comunicazioni.
2) Modifiche del progetto sperimentale di Telelavoro, nell’ambito del piano di Azioni positive.
3) Incontro di formazione tenuto dall’Avv. Elena Bigotti, Consigliera di fiducia del nostro Ateneo.
4) Varie ed eventuali.

Sono presenti: Fiammetta Mamoli, Luisa Bo, Annalisa Andreetti, Anna Maria Fuganti, Laura Kramer, Stefania Magnone, Gianna Maria Maggiali, Lucia Silvotti ed Elena Bigotti.
Hanno giustificato l’assenza: Simona Bertocchi, Ilaria Comelli, Paola Goffrini, Chiara Petrolini, Samantha Pighi.
Presiede Fiammetta Mamoli, funge da Segretaria verbalizzante Laura Kramer.

1. Comunicazioni
Fiammetta Mamoli comunica che il testo del Codice di Condotta, approvato dai componenti del CPO il 23.10.2008, è stato inviato al Magnifico Rettore. Le componenti del CPO auspicano che l’approvazione in via definitiva possa avvenire al più presto.

2. Fiammetta Mamoli illustra una lettera ricevuta dal presidente del Coordinamento RdB Franco Ferrari. La lettera, inviata anche al Direttore del Personale Angelo Aliani e al Delegato del Rettore Guido Cristini, invita il CPO a considerare alcune modifiche al documento di Telelavoro “che consentano di mantenere l’impianto fondamentale del progetto così come delineato, evitando però contestazioni che potrebbero rallentarne l’iter o addirittura metterne in discussione l’applicabilità.”
Anna Maria Fuganti aggiunge che, anche durante l’ultima seduta di contrattazione decentrata, sono emerse diverse critiche riguardo il documento.

Dopo ampia ed approfondita discussione, i componenti del Comitato deliberano all’unanimità di modificare il testo nel modo seguente:

Art. 5 - Presentazione della domanda
La presentazione della domanda di partecipazione all’azione positiva “Telelavorando” è di natura volontaria.
La domanda, unitamente al progetto compilato con il Responsabile della Struttura, deve specificare la sussistenza delle seguenti situazioni debitamente documentate che costituiscono i requisiti prioritari per l’accesso all’ azione positiva “Telelavorando”:
· esigenze di cura di figli minori di 11 anni, esigenze di cura di famigliari o conviventi, debitamente certificate;
· distanza chilometrica dall’abitazione alla sede di lavoro.

Nella domanda occorre inoltre dichiarare di essere in grado di utilizzare le tecnologie informatiche indispensabili per telelavorare. L’Amministrazione si riserva di effettuare controlli a campione sui requisiti dichiarati per l’ammissione al progetto.
Il/ la dipendente in servizio con regime a tempo parziale dovrà, per il periodo di svolgimento del telelavoro, optare per il regime a tempo pieno, pena la decadenza dalla graduatoria del telelavoro.

In caso di richieste superiori al numero delle posizioni, l’Amministrazione utilizzerà i criteri di scelta come da Art.4, Comma 3 della legge 16 giugno 1998, N191 (Accordo Quadro Nazionale sul telelavoro nelle pubbliche amministrazioni).

OMISSIS
Non essendo emersi ulteriori argomenti di discussione, la seduta è tolta alle ore 16,00.

Laura Kramer Fiammetta Mamoli
Segretaria verbalizzante Presidente
P.le Barezzi, 3 – 43100 Parma
e-mail: comipari@unipr.it

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA – Seduta del 14 gennaio 2009

Informazioni comunicate dall'Amministrazione:

Fondo di cui all’art. 87 del CCNL (relativo alla costituzione del Fondo per il salario integrativo):
nel corso della riunione è stata consegnata copia del verbale n° 9/2008 del 17.12.2008 con il quale i Revisori dei Conti hanno certificato la costituzione del fondo, con i relativi importi per l'anno 2009;

Bilancio di previsione anno 2009:
è stata consegnata la tabella degli stanziamenti a bilancio relativi al personale tecnico amministrativo;

Composizione della delegazione di parte sindacale:
in relazione alla richiesta presentata dalla CSA della Cisal, si trascrive copia del quesito a suo tempo inoltrato all’ARAN:

Inviato: martedì 16 dicembre 2008 16.25A: 'relazionisindacali@aranagenzia.it'Oggetto: QUESITO

Composizione della delegazione sindacale

Il dirigente di un’organizzazione sindacale ha testualmente comunicato a questa Amministrazione quanto segue:
“…. ciò che non è espressamente negato è consentito, che nulla impedisce di avere più di un rappresentante in delegazione, così come accade alle contrattazioni nazionali, che la delegazione sindacale XXX in contrattazione decentrata sarà composta da due persone. Di norma XXX (Segretario Provinciale) e XXX (Vice Segretario Nazionale). In caso di variazioni o impedimenti, sarà data tempestiva comunicazione alla parte pubblica.”

Premesso quanto sopra, tenuto conto di quanto già espresso da codesta Agenzia in merito all’oggetto con circolare Prot. 4260 del 27.05.2004, si chiede una conferma relativa al fatto che le relazioni sindacali vanno regolamentate attraverso protocolli locali e se è previsto dalle norme vigenti che il dirigente sindacale, accreditato a far parte della delegazione trattante di parte sindacale, possa essere affiancato da una seconda unità.

In attesa di un cortese cenno di risconto, invio distinti saluti

Affidamento incarichi e funzioni:

· a seguito dell’elezione del Magnifico Rettore a Presidente del Comitato Regionale di Coordinamento della Regione Emilia Romagna, è stata affidata la responsabilità connessa alla relativa attività amministrativa;
· è stato affidato l'incarico di Capo Servizio Gestione e Monitoraggio Servizi Bibliotecari in precedenza tenuto ad interim dal Capo Settore;
· le funzioni di responsabilità per i servizi di segreteria del Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale, sono state affidate temporaneamente al Servizio Rapporti Comunitari e Internazionali, in quanto la persona alla quale erano state affidate ha rinunciato;

Lavoro straordinario:
è stata consegnata copia del provvedimento rettorale con il quale si è provveduto ad assegnare un’ulteriore dotazione di lavoro straordinario alle strutture che ne hanno inoltrato richiesta motivata.

Telelavoro:
nel comunicare che all'incontro sarebbe stato presente un membro del Comitato Pari Opportunità (la dott.ssa Lucia Silvotti), è stata consegnata nota del CPO stesso relativa ad alcune modifiche apportate al documento relativo al progetto.

mercoledì 7 gennaio 2009

Buone Feste e buon Anno a tutte e a tutti

Nell'ultimo giorno di attività del 2008 abbiamo scelto di non entrare nel dettaglio delle questioni sindacali, anche se gli argomenti non mancherebbero: l'ultima seduta del CdA ha approvato il bilancio preventivo 2009, inoltre molti colleghi ci stanno chiedendo informazioni sull'attribuzione dei buoni-pasto, avendo subito in qualche caso riduzioni consistenti. Ricordiamo, in proposito che il testo dell'accordo è leggibile sul nostro sito Scribd:http://www.scribd.com/doc/9365933/AccordoBuoniPasto20081A diversi colleghi è sfuggito il vincolo delle 7 ore lavorate minime, oltre alla pausa di almeno 30 minuti. Comunque segnalateci tutti i problemi, vedremo se sarà opportuno chiedere modifiche migliorative nel prossimo contratto integrativo.
Abbiamo pensato invece di salutarvi con una poesia di Kostantinos Kavafis, un grande poeta greco del Novecento.

ITACA

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.