giovedì 4 dicembre 2008

Le elezioni del Consiglio di Amministrazione

Queste elezioni rappresentano un appuntamento particolarmente importante, vista la situazione difficile in cui versa tutto il sistema universitario (compreso il nostro Ateneo), dal punto di vista del bilancio e della credibilità. I tagli già decisi a livello nazionale colpiranno anche il personale tecnico-amministrativo, rischiando di decurtare pesantemente il salario accessorio e di impedire le progressioni di carriera (orizzontali e verticali).

I candidati che si presentano a queste elezioni devono pronunciarsi chiaramente su alcune questioni di fondo, così come coloro che si ripresentano dovrebbero essere valutati sul merito delle scelte fatte e non su generici auspici di buona volontà.

Non si fa un buon servizio agli interessi del personale tecnico-amministrativo se si avallano acriticamente le scelte dell'Amministrazione. In CdA è indispensabile far sentire la nostra voce, per cercare di impedire scelte negative non solo per i dipendenti ma per lo stesso sviluppo dell'Ateneo (basti citare le modifiche al Regolamento sulla Mobilità Interna o la vicenda Tecninnova).

Il prossimo CdA avrà di fronte a sé decisioni indubbiamente difficili. Il rischio è che i tagli vengano scaricati principalmente sul personale tecnico-amministrativo (e sugli studenti in termini di riduzione dei servizi). Per questo abbiamo ripreso lo slogan del movimento di queste settimane: "Noi la crisi non la paghiamo". Non dobbiamo dimenticare che se oggi ci viene chiesto di fare sacrifici, la nostre condizioni salariali sono peggiorate anche quando la crisi non c'era. Noi abbiamo già dato.

Sappiamo che ci sono ancora sprechi e per questo dobbiamo essere in grado di intervenire nel merito del bilancio, così come ci sono d'altra parte possibilità di sviluppo non pienamente valorizzate. Laddove ci saranno risparmi, ci batteremo perché essi vadano anche al personale tecnico-amministrativo e non siano assorbiti solo dalla docenza.

Dovremo anche opporci alla proposta di trasformare le Università in Fondazioni che rappresentano lo strumento per privatizzare il sistema universitario e togliere al personale tecnico-amministrativo le tutele contrattuali che ancora riusciamo faticosamente a difendere.

Queste sono alcune delle ragioni per le quali vogliamo sottolineare l'importanza del voto del 17 dicembre, ma anche la necessità di darlo a chi sceglie chiaramente da che parte stare sulle questioni fondamentali e non è subalterno agli interessi dell'Amministrazione.

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