giovedì 23 ottobre 2008

Una "dichiarazione di guerra" al personale tecnico-amministrativo


Nel corso della seduta di contrattazione di ieri mattina l'Amministrazione ha presentato, in modo confuso e reticente, una serie di provvedimenti di trasferimento attuati in base all'art. 3 del Regolamento di Mobilità Interna, ovvero dell'articolo che stabilisce i trasferimenti d'ufficio, che possono essere attuati anche contro la volontà del personale interessato.

Questi trasferimenti sono stati motivati come conseguenza della revisione dell'ordinanza per le strutture centrali e questo quando parte di quei provvedimenti riguardano strutture decentrate nemmeno comprese nella stessa revisione.

Alcuni trasferimenti, soprattutto se analizzati contestualmente ad altre promozioni effettuate con la stessa ordinanza, fanno emergere un criterio che nulla ha a che vedere con la ricerca di una migliore funzionalità dell'Ateneo. L'unico principio che appare evidente è l'utilizzo dell'ordinanza per premiare chi ha scelto di schierarsi "senza se e senza ma" a fianco di questo Rettore, a prescindere dagli interessi reali dei dipendenti, e punire chi a questa Amministrazione ha rivolto, legittimamente e fondatamente, critiche sempre finalizzate all'interesse dell'Ateneo e dei suoi dipendenti.

A suo tempo le RdB insieme ad altre organizzazioni sindacali (poche purtroppo) avevano lanciato l'allarme sulle modifiche al Regolamento per la Mobilità Interna, presentate come semplici aggiustamenti tecnici, quando invece era già evidente che le si volevano utilizzare come "un'arma da guerra" contro il personale tecnico-amministrativo.

A questo proposito vale la pena riportare quanto scriveva allora il CISAPUNI, proprio a proposito dell'articolo sui trasferimenti d'ufficio:

"In sintesi, sin dalla presentazione del Regolamento in “contrattazione”, abbiamo rilevato che, dal semplice raffronto testuale del “vecchio” e del “nuovo”, le variazioni complessivamente apportate sono apparse sostanzialmente di tipo formale: quanto era contenuto nell’art. 3 Trasferimenti di personale per riorganizzazione di strutture, art. 4 Trasferimenti di ufficio, art. 5 Trasferimenti temporanei, è ora confluito nell’art. 3 Mobilità operata dall’amministrazione.
Peraltro, detta norma ultima richiamata, ci è apparsa formulata in termini di maggiore chiarezza rispetto all’articolazione precedente e, quindi, più idonea a soddisfare garanzie di certezza del diritto e di trasparenza dell’azione amministrativa e della gestione, nell’interesse del personale."

Alla faccia della chiarezza e della certezza del diritto!

Per confronto riportiamo quanto scrivevamo noi nella stessa occasione:

"Più facile la mobilità imposta dall'Amministrazione

Nel precedente Regolamento tutte le forme di mobilità effettuate nell'interesse e su volontà dell'Amministrazione erano disciplinate in modo tale da garantire la massima tutela dei diritti del personale interessato. Nel nuovo Regolamento questi articoli vengono sostituiti da uno solo, nel quale gran parte di queste tutele si perdono per strada."

A noi pare evidente il senso dell'operazione avviata. Questa Amministrazione di fronte ad una situazione che sarà sicuramente difficile nei prossimi anni per il nostro come per tutti gli altri Atenei, anzichè indicare una prospettiva di rilancio della nostra Università, valorizzando per questo tutte le energie e le capacità del personale tecnico-amministrativo, vuole mettere a tacere qualsiasi forma di critica e di dissenso. Vengono immotivatamente colpiti colleghi (tra i quali un delegato RdB) solo per le opinioni espresse.

Inoltre l'Amministrazione si prepara ad utilizzare la minaccia del trasferimento d'ufficio per scaricare sul personale tecnico-amministrativo le responsabilità per i propri ritardi e le proprie inefficienze. Contro tutto questo le RdB attiveranno tutti gli strumenti di iniziativa, sindacale e legale, all'interno e all'esterno dell'Ateneo, portando se necessario la nostra denuncia all'attenzione di tutta l'opinione pubblica cittadina. Intanto confermiamo la richiesta, già avanzata ieri in sede di contrattazione, di sospensione di tutti i trasferimenti effettuati contro la volontà degli interessati.

RdB/CUB Università

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