mercoledì 21 maggio 2008

Nuovo Regolamento per la mobilità interna: l'Amministrazione vuole mano libera sui trasferimenti

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri il nuovo Regolamento per la Mobilità Interna. Come già anticipato in sede di contrattazione le RdB hanno confermato il proprio giudizio negativo sulle modifiche introdotte, il cui unico scopo è di garantire ancor più mano libera all'Amministrazione nella gestione dei trasferimenti. Tale giudizio ha portato al voto contrario del nostro Consigliere d'Amministrazione Vincenzo Trezza (unitamente ai consiglieri Milla Bertani, Augusto Marenghi e Rita Ollà).

Il bando di mobilità diventa l'eccezione e non la norma


Nel vecchio Regolamento (art. 2, comma 2) era scritto che i bandi per la mobilità interna dovevano essere "emanati ogni qual volta si verifichi la necessità di assegnare personale ad una struttura". Dal 2002, quando il Regolamento era stato emanato ad oggi, l'Amministrazione ha applicato in modo incompleto questo criterio. In realtà i bandi sono stati utilizzati quasi solo per i posti messi a concorso pubblico. Spesso sono i posti meno "appetibili", mentre altri che avrebbero potuto suscitare interesse e disponibilità da parte del personale, sono stati gestiti direttamente dall'Amministrazione. Con questa modifica del Regolamento, anziché rendere più vincolante il ricorso ad una procedura trasparente di gestione della mobilità interna, ne si limita ulteriormente la portata. In questi anni è stato più facile conoscere i posti disponibili nelle altre Università, sui quali veniamo regolarmente informati, che quelli "liberi" nella nostra.

Al Regolamento viene poi aggiunto un comma nel quale si prevede che "i dipendenti possono liberamente presentare domanda di mobilità anche in mancanza di specifici bandi". Di fatto questo è già avvenuto anche se non era specificato. Ma se si collega questa modifica a quella precedente, che riduce il ricorso al bando di mobilità, ci si rende conto che anziché andare a beneficio dei dipendenti anche questa norma in questo contesto va a favore di una maggiore discrezionalità dell'Amministrazione.

Più facile la mobilità imposta dall'Amministrazione

Nel precedente Regolamento tutte le forme di mobilità effettuate nell'interesse e su volontà dell'Amministrazione erano disciplinate in modo tale da garantire la massima tutela dei diritti del personale interessato. Nel nuovo Regolamento questi articoli vengono sostituiti da uno solo, nel quale gran parte di queste tutele si perdono per strada.

Nella riunione del Consiglio di Amministrazione 4 su 6 Consiglieri eletti dal personale tecnico-amministrativo hanno votato contro alle modifiche del Regolamento. In precedenza anche il Consiglio del Personale Tecnico-Amministrativo aveva espresso parere contrario. Ciò avrebbe dovuto indurre l'Amministrazione ed anche il resto del Consiglio, quantomeno ad una riflessione sulle ragioni di un dissenso così ampio. Si è invece voluto andare avanti a tutti i costi e questo non è certamente un buon segno.

Rappresentanze Sindacali di Base (RdB-CUB)

Nessun commento: